La Fondazione Nilde Iotti presenta “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”

La Fondazione Nilde Iotti presenta “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”

Esce in questi giorni il libro pubblicato da Ediesse "Le leggi delle donne che hanno cambiato l'Italia", curato dalle volontarie della Fondazione Nilde Iotti. Il volume illustra per la prima volta le leggi che hanno cambiato l’Italia e che hanno avuto come protagoniste le donne, dall’inizio della Repubblica alla fine dell'ultima legislatura.

Esce in questi giorni il libro pubblicato da Ediesse “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”, curato dalle volontarie della Fondazione Nilde Iotti. Il volume illustra per la prima volta le leggi che hanno cambiato l’Italia e che hanno avuto come protagoniste le donne, dall’inizio della Repubblica alla fine dell’ultima legislatura. Di ogni legge viene spiegato il contenuto, quando e da chi è stata presentata e come è stata approvata. Ma non c’è solo il passato, per quanto recente: alla storia si aggiungono approfondimenti tematici su alcuni temi importanti dell’agenda politica di oggi.

NIlde Iotti

Le leggi che hanno cambiato la società e la cultura italiana – Il libro dimostra come le battaglie politiche di emancipazione e liberazione condotte dalle donne, compiute attraverso associazioni, movimenti, partiti e istituzioni, abbiano permesso di applicare molti articoli della Costituzione, che altrimenti sarebbero rimasti sulla carta, e cambiato la vita economica, sociale e culturale del nostro Paese.

Ecco alcune delle conquiste legislative più importanti, che a noi oggi sembrano scontate e perfino banali:

–         dal 1963 le donne possono accedere alla magistratura;

–         dal 1968 l’adulterio femminile non è più considerato reato;

–         nel 1970 è stato introdotto il divorzio;

–         nel 1978 è stata approvata la legge sull’aborto;

–         nel 1981 il “delitto d’onore” non è più riconosciuto nel diritto penale.

Ci sono poi conquiste incredibilmente recentissime, come quella sulla violenza sessuale, che solo nel 1996 è diventata reato contro la persona e non contro la moralità pubblica e il buoncostume. E solo l’anno scorso, nel 2012, i figli nati fuori dal matrimonio hanno raggiunto la piena parità giuridica rispetto a quelli nati da genitori sposati. Fra le battaglie ancora in corso, invece, c’è quella per accorciare il tempo di separazione legale necessario per ottenere il divorzio, portandolo da tre a un anno.

Le autrici – Livia Turco, una delle autrici e presidente della Fondazione Nilde Iotti, parla nell’introduzione del libro di un filo rosso che “attraversa le leggi volute dalle donne: la promozione della dignità della persona umana attraverso l’inclusione sociale, l’inserimento nel lavoro, la lotta alle discriminazioni, la valorizzazione dei legami familiari, la promozione della parità e il riconoscimento della differenza femminile”. Le altre autrici del libro sono: Daniela Carrà, Tiziana Casareggio, Eleonora Cicconi, Marina Costa, Silvia Costa, Paola Gaiotti De Biase, Vanda Giuliano, Donata Gottardi, Rosa Russo Jervolino, Grazia Labate, Marisa Malagoli Togliatti, Claudia Mancina, Francesca Marinaro, Elena Marinucci, Vaifra Palanca, Rita Palanza, Daniela Piccione, Francesca Russo, Alessandra Tazza.

“Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”,  Ed. Ediesse,  pp. 240, 14 euro.

Il libro scaricabile in pdf.

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