La blogger ed ex Femen Amina Sboui si racconta nel libro “Il mio corpo mi appartiene”

La blogger ed ex Femen Amina Sboui si racconta nel libro “Il mio corpo mi appartiene”

Esce in Italia il libro della giovane tunisina ribelle che ha scandalizzato il mondo arabo

In uscita il primo libro della blogger ribelle Amina Sboui –  Amina Sboui, conosciuta anche come  Amina Tyler, è una giovane blogger tunisina, per un periodo anche attivista Femen, che in questi ultimi a già fatto parlare molto di sè. Ha appena compiuto i 20 anni, ma la sua vita è già stata travolta più volte da eventi tumultuosi e controversi. Ha iniziato a lottare per i diritti delle donne e per la libertà e la giustizia già all’età di 18 anni. E ora ha scritto il suo primo libro, un’ intensa autobiografia, intitolata “Il mio corpo mi appartiene”, che esce in questi giorni in Italia per Giunti, e che ripercorre le tappe di un caso internazionale ma che è anche la storia intima e drammatica di una ragazza ribelle.

 

amina tyler

La giovane blogger era stata anche in carcere dopo essere diventata un’attivista Femen – Amina Sboui è diventata famosa sul web per aver postato su Facebook, l’1 marzo 2013, una sua foto in topless con una scritta sul corpo, in cui affermava che il suo corpo apparteneva solo a lei. Con questo gesto di ribellione, seguito da alcuni atti di attivismo per i quali è stata in carcere alcuni mesi, la blogger tunisina aveva scandalizzato il mondo arabo ed era diventata simbolo della Primavera araba e della lotta per la libertà e la giustizia. Amina Sboui, uscita poi dalla prigione ad agosto 2013, aveva poi deciso di allontanarsi dal movimento Femen di cui faceva parte, perchè nelle proteste fatte per la sua liberazione, secondo la sua opinione, c’erano state delle offese islamofobe. Amina Sboui aveva fatto parlare ancora di sè a luglio 2014 poichè aveva denunciato, tramite un social network, di aver subito violenza nella metro di Parigi da parte di 5 salafiti, che le avevano rasato poi i capelli e le sopracciglia. A seguito delle indagini tuttavia, Amina Sboui aveva confessato di essersi inventata il fatto di sana pianata e contro di lei era perciò partito un procedimento penale.

“Hanno solo complicato la vita dei musulmani in Europa”-  In occasione dell’uscita del suo primo libro “Il mio corpo mi appartiene” Amina Sboui ha fatto alcune dichiarazioni  all’Ansa a proposito della tragica strage di Charlie Hebdo: “La libertà non ha limiti. Quel che fanno a Charlie Hebdo non lo fa nessun altro giornale in Francia, sono i soli che osano. Personalmente rispetto molto il loro lavoro e lo trovo fonte d’ispirazione. La stage di Charlie Hebdo è stata scioccante e dolorosa. L’avranno pur fatto per difendere i musulmani, ma anch’io domani potrei commettere un gesto orribile e dire che lo faccio per difendere una qualunque comunità. Non hanno vendicato il profeta. Hanno solo complicato la vita dei musulmani in Europa”. Secondo la giovane blogger per evitare episodi del genere e aiutare il dialogo “bisognerebbe sorvegliare le moschee e anche le persone che sono state incarcerate perchè le prigioni in Europa stanno diventando campi di addestramento, molti dei comportamenti cui stiamo assistendo oggi sono maturati in carcere”.

 

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    […] Post, in occasione della presentazione dell’uscita del suo primo libro autobiografico “Il mio corpo mi appartiene“, edito in Italia da Giunti, Amina Sboui ha dichiarato, dopo quanto successo a Charlie Hebdo: […]