La biblioteca, luogo di cultura: Aib contro i continui tagli e gli investimenti in calo.
La biblioteca, luogo di cultura – “La cultura è la passione per la dolcezza e la luce, e (ciò che più conta) la passione di farle prevalere”. La citazione di Arnold è uno stimolo agli uomini per incentivare lo studio e la dedizione alla lettura, chiave della conoscenza. E allora, quale miglior luogo in cui recarsi se non una biblioteca? Sophie Divry scrive che “la biblioteca è l’arena in cui ogni giorno si rinnova la lotta omerica fra i libri e i lettori”, mentre, per Alberto Manguel, “ogni biblioteca è, per necessità, una creazione incompleta, un work-in-progress, e ogni scaffale vuoto preannuncia i libri che verranno”.
Aib contro i continui tagli e gli investimenti in calo – Oggigiorno, purtroppo, sono numerose le segnalazioni dell’Associazione italiana biblioteche (Aib) sui continui tagli e sugli investimenti in calo, che rendono la situazione davvero drammatica. Per sensibilizzare le Regioni, le Province, i Comuni e l’opinione pubblica, ogni anno vengono promosse manifestazioni ed eventi che vogliono essere “una battaglia di cultura e civiltà”, secondo quanto afferma il presidente dell’Aib Stefano Parise, perché “le biblioteche italiane vogliono e possono contribuire alla modernizzazione dell’Italia”.
“Le biblioteche sono un grande aggregatore sociale” – In un clima difficile quale quello che si sta vivendo, non si deve permettere alla crisi di incidere così pesantemente sul sapere, poiché questo è il propulsore della vita, di cui la società è totalmente schiava. Rosaria Rummo, direttore generale Beni librari del ministero dei Beni culturali, ha dichiarato che “le biblioteche sono un grande aggregatore sociale…con la loro capacità di promozione e moltiplicazione di altre discipline”. L’obiettivo è creare dei veri e propri luoghi di ricerca, dove gli studenti, gli appassionati, ma soprattutto coloro che avvertono più lontano il richiamo alla lettura debbano essere attirati e rapiti dal fascino della conoscenza.
“La cultura – scriveva Elio Vittorini – non è professione per pochi: è una condizione per tutti, che completa l’esistenza dell’uomo”. Bisogna far prevalere la nostra voce contro ogni condizione economica, contro ogni difficoltà.
COMMENTI