Joe un racconto fatto di violenza e dolcezza
Joe-Il regista David Gordon Green sembra essere tornato al suo primo amore, il cinema indie, con Joe, libera trasposizione cinematografica del romanzo omonimo scritto da Larry Brown. I paesaggi rurali tornano in scena non restando certamente sullo sfondo di un’ America rurale ancora legata al mito del “far west”. Joe racconta un dramma familiare ed in particolare il dramma di Gary, un adolescente insolitamente saggio e maturo per la sua età. Un padre alcolista, violento e vagabondo, ha costretto il ragazzo a crescere in fretta addossandogli la responsabilità dell’intera famiglia. Un rapporto padre figlio non convenzionale ed anzi burrascoso, mai pienamente compiuto ma fatto di risse e piccole scaramucce quotidiane. Gary, Tye Sheridan, cresciuto in balia di questa violenza, non ha un punto di riferimento, una guida e vive ogni suo giorno nella costante dicotomia che lo vede prima maturo, responsabile e poi incapace di reagire. Joe, interpretato da Nicholas Cage, è un uomo rude, avvezzo all’alcool, al gioco d’azzardo, molto irascibile e che non disdegna la compagnia femminile. Quello che comunemente sarebbe “un cattivo esempio”, qualcuno da evitare, diventa, nel racconto di David Gordon Green un eroe senza infamia né gloria, un uomo con le sue debolezze compensate però da un senso della giustizia e della lealtà al di sopra di ogni aspettativa. In una natura selvaggia abitata da un’umanità selvaggia Joe riscopre negli occhi di Gary la speranza. Si instaura tra i due un rapporto di amicizia così stretta da sembrare un legame filiale, l’uomo solitario trova qualcuno da difendere e proteggere ed il fragile ragazzo trova qualcuno che gli insegni come sopravvivere. Una storia semplice, un racconto drammatico sebbene pieno di fucili e pistole, che si svolge in Texas, nella piccola realtà di provincia in cui vizi e virtù animano una vita trascorsa tra sbronze, sesso, pistolettate e amicizia. Una storia in cui la violenza e la dolcezza si lasciano di continuo il passo trasformando personaggi stereotipati in personaggi dalla grande forza emotiva che riescono persino a far commuovere. Certamente non si tratta di un film melenso né di una storia a lieto fine ma di uno spaccato di vita che attraverso musica, sguardi, piccoli particolari giunge allo spettatore lasciandolo colpito.
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