Isis: lettera alle donne che vogliono unirsi

Isis: lettera alle donne che vogliono unirsi

Un'attivista scrive una lettera a tutte le donne musulmane che vorrebbero unirsi all'Isis.

Cara sorella, come te sono inglese e musulmana..” – Sara Khan, un’attivista direttrice di Inspire, ha scritto una lettera aperta a tutte le donne che vorrebbero unirsi all’Isis (leggi qui il manifesto delle donne dell’Isis). La direttrice di Inspire, un’organizzazione non governativa contro le disparità di genere, è inglese e musulmana e con questi tratti in comune inizia la lettera: “Cara sorella, non mi conosci, ma come te sono inglese e musulmana. Alcuni dei tuoi amici potrebbero essere partiti per unirsi all’Isis e anche tu forse stai valutando di farlo”. Forse Sara Khan ha deciso di pubblicare la sua lettera diretta alle donne che vogliono unirsi all’Isis in seguito alla decisione recente di tre ragazze inglesi di collaborare con i jihadisti (leggi qui la notizia). Khan, scrivendo, spiega che l’Islam in realtà non chiede di fare hijra, emigrare in un altro paese per combattere.

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L’Isis e la religione – L’attivista spiega come sia importante sottolineare che le promesse raccontate dai jihadisti siano bugie per reclutare le donne nell’Isis: “I Social media sono pieni di racconti su come la vita sia meravigliosa con l’Isis; sul fatto che sarai promessa in sposa a un marito e avrai la possibilità di adempiere al tuo obbligo religioso di fare “hijra”. Potresti avere perfino letto storie di donne che raccontano di aver ricevuto un alloggio gratis, assistenza e la vicinanza di donne di tutto il mondo, e che l’Isis offre sicurezza. Scrivo questa lettera solo per dirti che ti hanno mentito nel più crudele dei modi”. Khan cerca di fare luce sulla concezione della religione dell’Isis, a suo parere molto distante da quella reale dell’Islam: “Solo perché chi ti mente veste abiti religiosi, usa un linguaggio religioso, e pretende di parlare in nome di Dio, ciò non cambia il semplice fatto che ti menta attraverso una clamorosa manipolazione degli insegnamenti della nostra fede. Ti stanno mentendo prima di tutto sul tuo dovere religioso come musulmana, ma anche sulla realtà della vita sotto Isis. Non c’è alcun obbligo religioso per fare hijra o giurare fedeltà a questo leader auto-dichiarato, che sostiene di essere il califfo”.

Il ruolo delle donne secondo l’Isis – La direttrice di Inspire (qui c’è il sito) insiste sull’immaginario delle donne secondo l’Isis che non rispecchierebbe quello reale dell’Islam, infatti l’Isis creerebbe solo violenza e sottomissione: “L’Isis ritiene che le ragazze dovrebbero essere date in moglie a partire dall’età di 9 anni e che le donne dovrebbero restare “nascoste e velate dalla società” ma questo è in netto contrasto con la storia islamica. L’Isis afferma di sostenere la liberazione delle donne, ma non lasciarti ingannare: questa non è una liberazione. Si tratta di sottomissione e abuso dell’indipendenza e autorevolezza delle donne, che Dio ha conferito loro per servire l’umanità”.

La conclusione – Infine Sara Khan termina la lettere con una preghiera:“Cara sorella, non distruggere la tua vita e quella della tua famiglia prendendo per buona una bugia. Troverai molte altre tue sorelle musulmane che hanno rifiutato la chiamata dell’Isis poiché hanno riconosciuto l’ideologia velenosa che porta avanti. Tua sorella nell’Islam, Sara.” La lettera integrale è pubblicata qui.

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