Margherita Vicario, intervista in esclusiva alla giovane artista

Margherita Vicario, intervista in esclusiva alla giovane artista

Margherita Vicario ha recentemente pubblicato il primo EP. La giovane artista ha risposto alle domande di Female World sui suoi progetti futuri.

Margherita Vicario, un’artista eclettica – Margherita Vicario, classe ’88, è un’attrice, musicista e cantautrice romana. E’ un personaggio poliedrico, spazia dalla recitazione alla musica, passando anche per un’esperienza da regista. Laureata presso la ‘Link Academy’ in Performing Arts, dotata di un’evidente talento, la Vicario ha lavorato anche al cinema e in televisione. Nonostante la giovane età, vanta un curriculum di tutto rispetto: ha recitato in ‘Sei passi nel giallo’, ‘R.I.S’, ‘Benvenuti a tavola’, ‘La ladra’, nel film ‘To Rome with love’ (di Woody Allen) e in numerosi spettacoli teatrali, tra cui ‘Lem Lem’ nel 2012, da lei scritto e diretto. Nell’intervista in esclusiva per Female World, la giovane artista parla del suo primo EP, dei progetti futuri e delle sue passioni.

margherita vicario

Il 20 maggio è uscito il tuo primo EP, ‘Esercizi preparatori’, prodotto dalla FioriRari, che anticipa l’album in uscita il prossimo inverno. Parlaci di questo progetto, com’è nata l’idea?

“All’inizio stavo lavorando su un gruppo di canzoni, non pensavo ancora all’idea dell’EP, ma al disco. Man mano che ci lavoravamo, le canzoni erano diventate 15, quindi troppe per un cd e, non volendo scartarne neanche una, insieme col produttore Roberto Angelini, abbiamo deciso di prenderne 4: E’ questione di esercizio, Occhio ai vetri, Nota bene, Il condotto lacrimale otturato, quelle a un buon punto di lavorazione, e di realizzare questo progetto dell’EP. Abbiamo scelto queste, che a differenza delle altre 11, non hanno un filo narrativo, sono autonome.

L’EP si differenzia quindi sia dall’album, che dalle tue canzoni precedenti, legate da un fil rouge teso a raccontare una storia. E’ frutto di una scelta stilistica?

“E’ una scelta tattica più che altro. Le 11 canzoni dell’album comporranno la storia di quella che sarà la protagonista. Le 4 dell’EP sono canzoni più poetiche, meno pragmatiche, con un’atmosfera più rilassata.”

Nelle tue canzoni racconti anche delle tue esperienze personali, quanto c’è del tuo vissuto in questo EP e nel nascente album?

“Nelle 4 canzoni di Esercizi Preparatori c’è qualcosa in più di mio, della mie esperienze, sono più personali. Non tutto è autobiografico, è chiaro. Per esempio in ‘E’ questione di esercizio’ si parla, oltre che dell’impegno necessario a raggiungere degli obiettivi, anche di tradimento, e non mi è mai capitato. Oppure, ‘Il condotto lacrimale occupato’ è un riferimento alla tendenza di tanti giovani a lamentarsi perché non c’è lavoro e magari vanno a ballare tutte le sere.”

Come nasce l’idea del teatro canzone? E’ frutto dalle tue esperienze tra cinema e teatro? Cosa ti da il teatro in più, o di diverso, rispetto a un tour per le piazze?

“Si, l’idea viene fuori dal mio lavoro teatrale. Nasce dalla volontà di unire la musica al teatro. Aggiungere un elemento alle parole, la musica, appunto, per dare qualcosa in più allo spettacolo. Il teatro è un luogo particolare, esibirsi qui presuppone già una particolare atmosfera, la gente sta li e sa più o meno cosa stai per fare. Mi è capitato di cantare per le piazze ed è differente, ci deve essere uno sforzo in più, bisogna crearla quell’atmosfera per coinvolgere il pubblico e per raccontare quello che fai. Teatro e tour sono come cugini.

I tuoi esordi in ambito artistico sono stati tra teatro, tv e cinema. Come ha avuto origine tutto ciò? Qual è stata la tua primissima esperienza?

“La mia primissima esperienza con la recitazione è stata quando avevo 13 anni. Nonna faceva l’attrice e già da bambina volevo esserlo anche io. Quando andavo alle medie feci un corso di recitazione e finì li, ma mi piaceva molto e mia mamma in seguito mi disse: “Se ti piace così tanto, allora prendi un diploma”. E così poi ho fatto, ho studiato per lavorare come attrice. La prima vera esperienza, non retribuita, c’è stata quando avevo 19 anni, nel 2007. Ho recitato per una sorta di progetto precursore delle web serie di oggi, intitolata ‘Gli anni della pioggia’.”

Hai lavorato anche come regista nel progetto ‘48 hour film project’, dove hai presentato il tuo cortometraggio, ‘Se riesco parto’. E’ stata la prima esperienza in questo campo? Come è stato svolgere vari ruoli (attrice, regista..). Ti piacerebbe ritornare dietro la macchina da presa?

“Il progetto 48 ore è stata la mia prima esperienza come regista. Non ero sempre e solamente io dietro la macchina da presa, per molto tempo c’è stato Michele Bertini, che è un professionista. Per quel corto ho sorteggiato il genere del musical e avendo 48 ore di tempo per girarlo e sapendo io, nella mia testa, come volevo che venisse, ho anche recitato. Mi piace davvero molto la regia, apprezzo molto, in particolare, le registe donne che sono anche attrici, come Valeria Bruni Tedeschi. Il regista è un mestiere appassionante, mi piacerebbe molto lavorare ancora in quel campo, anzi farò di tutto per rifare un’esperienza simile, anche per continuare in quella commistione di generi e sperimentare diverse forme d’arte come già sto facendo.”

Che rapporto professionale c’è con Luca Carocci e come è nata la vostra collaborazione?

“Luca Carocci è un amico, un professionista, un fratello gemello (sottolinea gemello, ndr). E’ un musicista, bravissimo cantautore e anche produttore. Apparteniamo alla stessa etichetta, la FioriRari, e ci siamo incontrati per la prima volta due anni fa ad una serata in cui sia io, che lui, che altri artisti ci esibivamo, cantando 4-5 canzoni ciascuno. Io stavo suonando in un angolo, lui si avvicinò per parlarmi e da li iniziò la nostra collaborazione. Avevo molto da imparare, mi sono avvicinata alla musica da profana, tutto quello che so l’ho imparato da autodidatta e negli ultimi due anni, con il suo prezioso aiuto. Sono migliorata molto grazie a Luca.”

Parlando di recitazione, sarai di nuovo in tv con ‘I Cesaroni 6’, in cui interpreterai Nina, la figlia di Amendola. Com’è lavorare con un cast di attori che già si conoscono tra loro? Che riscontro ti aspetti dal pubblico della serie?

“Non posso dire nulla riguardo ‘I Cesaroni’. Mi son trovata bene a lavorare con tutti loro, sono dei professionisti ed è evidente il loro entusiasmo e la volontà di portare avanti questo progetto. Per quanto riguarda il riscontro del pubblico, vedremo in futuro con la messa in onda.”

Ti senti più vicina al mondo della recitazione o della musica?

“Se per mondo intendi l’arte, mi sento più un’attrice, proprio perché la mia formazione e i miei studi riguardano quel settore e lì ho mosso i primi passi”

Progetti futuri? Ci sono delle date estive? Tornerai a teatro?

“Nell’ambito della musica, un tour per la promozione del disco ancora non c’è. Al momento sono impegnata a teatro con il Gruppo Danny Rose, composto da attori professionisti provenienti dalla tv, dal cinema e dal teatro. Stiamo preparando degli spettacoli, uno sul Jazz Manouche di Django Reinhardt che porteremo quest’estate al Festival di Asti e settembre sarò impegnata in un film di Diego Bianchi.”

Quali sono gli artisti del panorama musicale italiano ed internazionale che ascolti abitualmente? Qual è l’ultima canzone che hai ascoltato?

“L’ultima canzone che ho ascoltato è ‘I’ll figure you out’ dei Wild Child. Me l’ha mandata una ragazza su facebook dicendomi che le ha ricordato la mia musica. Io ho iniziato a piangere (scherza, ndr) e ho pensato ‘magari!’, sono veramente bravi. Ascolto molta più musica straniera che italiana. Ultimamente ascolto molto Dillon, Julia Stone, ho anche avuto una fase ‘indie’, in cui ascoltavo i The Strokes e gli Artic Monkeys, ma ormai son passati quasi 10 anni. Di italiani ascolto Niccolò Fabi, adoro Ilaria Graziano e Francesco Forni. Di commerciale conosco veramente poco. Per esempio degli ultimi rapper, credo vada di moda questo al momento, non saprei nominartene nemmeno uno. Ah, ascolto spesso Renzo Rubino, mi piace molto.”

esercizi preparatori

Female World ringrazia Margherita Vicario e le fa un grande in bocca al lupo per i progetti futuri.

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    […] la nuova vicina di casa dei Cesaroni. I figli di Sofia saranno interpretati da Margherita Vicario (qui potrete rileggere un’intervista fatta alla Vicario), Mihaela Dorlan e Riccardo Russo. La migliore amica di Sofia sarà invece Debora Villa, che […]