"Tra tutte le persone fottute, non possiamo farci dire da Kim Jong-Un che non possiamo vedere qualcosa!"
La protesta di George Clooney contro l’annullamento della proiezione di “The Interview” – George Clooney non ci sta e, a causa della decisione della casa di produzione americana Sony Pictures di annullare la proiezione del film “The Interview” (film-satira sul leader della Corea del Nord) dopo le numerose minacce ricevute, è intervenuto nella questione senza mezzi termini, esortando anche i colleghi di Hollywood a premere affinché il tanto discusso film, diretto da Evan Goldberg e Seth Rogen, venga immediatamente diffuso Online. George Clooney, intervistato per il sito Deadline, ha affermato: “Dovremmo essere nella condizione di esercitare un’offensiva. Mettere [il film] online. Fare il possibile per fare uscire la pellicola. Non perché tutti devono vederla ma perché non voglio che mi si dica che non possiamo vedere questo film. Tra tutte le persone fottute, non possiamo farci dire da Kim Jong-Un che non possiamo vedere qualcosa“.
Minacce di attacchi terroristici se il film-satira su Kim Jong-Un verrà proiettato – La questione nasce dal fatto che il soggetto della trama di “The Interview” è il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-Un. Il film avrebbe dovuto uscire nelle sale il 25 dicembre e già a giugno 2014 la Corea del Nord aveva minacciato ritorsioni senza pietà verso gli Stati Uniti se fosse uscito il film che ironizzava su Kim Jong-Un. Tuttavia la distribuzione di “The Interview” non venne cancellata. Il 24 novembre, la Sony Pictures Entertainment è stata vittima di un grave attacco informatico da parte di un gruppo di hackers (GOP), presumibilmente nord coreani, ed ha ricevuto minacce di attacchi terroristici nelle sale cinematografiche se avessero proiettato il film. Così, alla fine, il 17 dicembre, la Sony Pictures ha deciso di ritirare il film dal mercato.
Personaggi della cultura e dello spettacolo si schierano a favore della libertà di espressione – George Clooney attacca sia i media sia la Sony Pictures. Contro i media, l’attore sostiene che “hanno abdicato al loro compito”. Contro la Sony Picture, George Clooney afferma che la casa di produzione ha annullato la proiezione di “The Interview” su grande schermo “non perché aveva paura” di attacchi terroristici “ma perché non tutti i cinema avevano intenzione di proiettarlo”. Anche lo scrittore brasiliano Paulo Coelho è intervenuto nella questione e ha offerto 100 mila dollari per i diritti del film-satira “The Interview”. Inoltre Ben Stiller e Steve Carell, Rob Lowe, Jimmy Kimmel e Judd Apatow, colleghi e amici dei protagonisti del film Seth Rogen e James Franco, hanno pubblicato su Twitter messaggi di protesta contro questa grave minaccia alla libertà di espressione.
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