In estate è bene non sottovalutare le sostanze che, applicate sulla pelle o ingerite in concomitanza con l'esposizione solare, possono provocare reazioni cutanee anche gravi.
I farmaci da evitare – In estate, bisogna fare attenzione ai farmaci che vengono assunti e alle sostanze naturali, perchè potrebbero esserci reazioni fototossiche e fotoallergiche. Alcuni farmaci, quali contraccettivi orali, antimicrobici (tetracicline, sulfamidici, chinolici), antidepressivi, diuretici, antinfiammatori, antistaminici, antiaritmici, possono provocare manifestazioni cutanee come macchie, eruzioni, arrossamenti, gonfiori, papule e vescicole, nelle zone più esposte o in tutto il corpo. Se la cura non è indispensabile, è meglio evitare nel periodo estivo questo genere di prodotti e tutti quelli che hanno avvertenze riguardo la fotosensibilizzazione. Se invece il farmaco a rischio è necessario, bisogna limitare l’esposizione al sole, proteggendo la cute con indumenti, occhiali e cappelli ed applicare filtri solari a protezione molto elevata.
Sostanze naturali da evitare – L’uso sconsiderato di prodotti vegetali per stimolare l’abbronzatura, può provocare irritazioni e addirittura ustioni. Bisogna prestare attenzione al fico perchè può provocare bruciature; a essenze di bergamotto, all’olio di mallo di noce ed anche ad oli essenziali di angelica, finocchio, iperico, anice stellato, prezzemolo, cumino, arancia amara e ruta. In generale, bisogna fare attenzione ai profumi. Occorre fare attenzione anche alla scelta dei solari da applicare sulla cute: vanno usate due formule specifiche per viso e corpo.
Se si manifesta un danno – Occorre aspettare almeno una settimana dall’ultima assunzione di un farmaco a rischio, per potersi esporre al sole. Importante, prima dell’esposizione al sole, lavare con accortezza il viso e il corpo con acqua e detergenti neutri, in modo da eliminare qualsiasi traccia dei prodotti per uso topico. Se il danno dovesse manifestarsi, nella maggior parte dei casi, il decorso si risolve pian piano da solo ed è benigno. Localmente si possono applicare creme lenitive ed acque termali. Inopportuno è fare bagni caldi, in quanto il calore accentua la vasodilatazione e quindi prurito e gonfiore. Nei casi in cui il danno è più acuto, bisogna assolutamente consultare il medico.
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