Infibulazione: la violenza sulle donne va oltre lo stupro

Infibulazione: la violenza sulle donne va oltre lo stupro

L’infibulazione, che dal latino significa spilla, altro non è che una mutilazione dei genitali femminili che consiste, tecnicamente, nell’escissione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra cui segue, inequivocabilmente, la cucitura della vagina

Infibulazione: una pratica poco conosciuta – La violenza sulle donne non si ferma, purtroppo, agli stupri, alle percosse, o al femminicidio. Ci sono pratiche che, anche se comuni in molti paesi stranieri, sono ancora poco conosciute e considerate ma altrettanto orribili e dannose.

Infibulazione

Le tecniche dell’infibulazione – L’infibulazione, che dal latino significa spilla, altro non è che una mutilazione dei genitali femminili che consiste, tecnicamente, nell’escissione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra cui segue, inequivocabilmente, la cucitura della vagina.
Un piccolo forellino lasciato scoperto permetterà la fuoriuscita dell’urina e del sangue durante il ciclo mestruale.
Se ne parla poco, troppo poco eppure In Africa, nella penisola araba e nel sud-est asiatico è una pratica molto comune tanto che oggi in Egitto l’infibulazione è praticata a circa il 90% delle donne mentre in Somalia, dove la percentuale sale addirittura al 98%, si parla addirittura di “paese delle donne cucite”.
Anche in Sudan, Eritrea, Nigeria, Senegal e Guinea la pratica dell’infibulazione viene praticata quasi all’ordine del giorno sebbene in molti di questi paesi sia addirittura vietata.

Infibulazione: gli interrogativi che attendono risposta – Ma a cosa servirebbe cucire i genitali femminili sottoponendo migliaia di donne a una mutilazione di intere parti del corpo? Secondo sociologi e antropologi la cultura di questi paesi impone l’infibulazione in quanto  unico modo per prevenire e mantenere intatta l’illibatezza della donna.
Le poche donne che sono riuscite a mantenere intatti i  propri genitali sfuggendo a quest’orribile e dolorosa pratica sono considerate impure, non riescono a trovare marito e rimangono ai margini della società.
Dell’infibulazione, poi, non ne parla neanche il Corano. In nessun passo del libro sacro al mondo islamico vi è traccia di mutilazioni di parti del corpo femminili.
Ma se è una pratica illegale, non legittimata dai governi locali né dalla religione quali sono i motivi di una violenza tanto atroce? Su questo interrogativo si soffermano da anni sociologi, antropologi e psicologi che ancora non sono riusciti a trovare una risposta.

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