In India, un padre seppellisce viva la propria figlia perché nata femmina.
Padre cerca di seppellire la figlia di 10 anni – A Tripura, India, Abdul Aussein ha cercato di seppellire viva la figlia perché nata femmina. A salvare la bambina di appena 10 anni sarebbero stati i vicini e la madre appena tornata a casa. L’uomo, fino a quel momento, era riuscito a legare i polsi della bambina, a metterle lo scotch sulla bocca e a seppellirla fino al torace nel giardino della propria abitazione. Quando la madre è rientrata prima del previsto a casa, non vedendo la bambina, si è insospettita e ha iniziato a cercarla; il marito, nel frattempo, l’aveva nascosta sotto un cesto di bambù.
L’allarme – A dare l’allarme sono stati i vicini di casa che hanno trovato la piccola sepolta quasi interamente, senza l’opportunità di gridare a causa dello scotch sulla bocca. La madre, appena si è resa conto del crimine, ha cercato di percuotere il marito. La bambina è stata condotta d’urgenza presso l’ospedale più vicino in condizioni critiche, riferisce la polizia. Il movente dell’uomo è stato il sesso dell’innocente bambina, quasi uccisa perché nata femmina.
Nascere donna in India – Purtroppo nascere donna in India è ancora considerata una colpa che merita ogni tipo di violenza, lo stupro, il femminicidio, l’infanticidio. In India la cronaca è piena di queste tristi violenze: nel 2014 una bambina di soli tre anni è stata violentata all’asilo; una donna è stata costretta ad allattare l’amante in pubblico; un’altra è stata stuprata da un tassista; un’altra costretta a girare nuda dal marito. In generale le figlie femmine, e poi le donne, in India sono considerate un peso insostenibile, una ricchezza che viene sottratta alla famiglia, una sciagura.
COMMENTI
[…] la domanda che ci poniamo è: la situazione rappresentata è così tanto distante dall’attuale realtà in India e quindi così utopica da essere irrealizzabile? La violenza verso le donne è un grave problema […]
[…] bambine con uomini molto più grandi (definibile stupro a tutti gli effetti); alla vergogna per la nascita di una figlia femmina; ai vari femminicidi. […]