India, prende per i capelli il suo aggressore e lo porta dalla polizia

India, prende per i capelli il suo aggressore e lo porta dalla polizia

Prende per i capelli il suo aggressore e lo porta dalla polizia: così ha agito una coraggiosa ragazza indiana.

Ragazza indiana si ribella all’aggressore – A Mumbai, India, una ragazza  prende per i capelli il suo aggressore e lo porta dalla polizia. L’uomo era ubriaco e aveva tentato di molestare Pradnya Mandhare, studentessa, che stava aspettando il treno, in pieno giorno. L’uomo, visibilmente ubriaco si è avvicinato alla ragazza, cercando di toccarla, davanti a cinquanta persone che non hanno fatto nulla per aiutare Pradnya, la quale, coraggiosamente, lo ha inizialmente colpito con lo zaino e poi lo ha portato dalle forze dell’ordine. Pradnya Mandhare, che è stata attaccata al ritorno dall’università, racconta: “Quando quest’uomo ha provato a toccarmi, ho tentato di scansarmi. Lui mi ha afferrato per un braccio. Mi sono come immobilizzata per qualche secondo, poi però ho iniziato ha colpirlo. L’uomo puzzava ed era sporco, non volevo toccarlo. Per questo l’ho preso per i capelli”.

prende per i capelli il suo aggressore

La folla non ha aiutato Pradnya – La ragazza di soli vent’anni che ha preso per i capelli il suo aggressore e lo ha portato dalla polizia, è scioccata dall’atteggiamento della folla che non ha fatto nulla per aiutarla: “Se ne stavano lì in piedi a guardarmi, ma nessuno mi ha dato una mano”, così ha deciso di intervenire da sola perché: “non volevo la facesse franca, volevo che fosse punito”. L’uomo ha provato a convincerla dicendole che sarebbe andato da solo dalla polizia ma Pradnya: “Non mi sono fidata. Io non mi vedo come un’eroina ma penso anche che noi donne dovremmo prendere posizione e far sì che gli uomini sappiano che non possono semplicemente fare quello che vogliono e trattarci come oggetti da utilizzare quando ne hanno voglia”. Adesso l’aggressore venticinquenne di Pradnya è in carcere, in attesa del processo.

Denunciare sempre gli aggressori – La studentessa indiana non si definisce un’eroina perché pensa che denunciare coloro che commettono una violenza verso le donne dovrebbe essere la norma: “Nessuno dovrebbe avere paura di denunciare i propri aggressori. Le donne non devono restare in silenzio. Molte pensano che andare alla polizia in questi casi sia un disonore. Io penso invece che sia necessario alzare la voce per dare a questa gente una lezione”.

La condizione in India – Anche se recentemente è stata vietata la diffusione di un importante documentario sullo stupro (leggi qual è il motivo), tuttavia è da poco accaduto un episodio simile a quello di Pradnya che testimonia che qualcosa sta cambiando in India: un uomo ha provato a molestare una passeggera su un volo ma la ragazza, invece di stare in silenzio, lo ha umiliato davanti a tutti (guarda qui il video).

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