India, il pericolo di essere donne

L’India e le donne – India e donna, due termini difficili da accostare senza sottintenderne automaticamente degli altri: violenza, ingiustizia, pericolo. Un Paese dalle grandi contraddizioni quello indiano, dove un uomo ha orrore di uccidere una mucca perchè allatta i suoi cuccioli, perchè è una madre, donatrice di vita e in quanto tale ha diritto di vivere e dove una donna è vittima di un reato ogni tre minuti, subisce uno stupro ogni 22 minuti, viene uccisa ogni ora. Un Paese in cui non esistono leggi in grado di tutelare le donne né di sancirne la parità rispetto al cosiddetto sesso forte, quello maschile, che domina incontrastato.

Quando lo stupro diventa abitudine – Tra donne e stupro sembra esserci un rapporto endemico in India, nasci donna? E’ molto probabile che prima o poi subirai violenza, sei costantemente in pericolo. Pericolo che non risparmia neanche le più giovani, il 25 luglio scorso in un villaggio del West Bengala, una bambina di appena 8 anni è stata stuprata ed impiccata a un albero. Pochi giorni dopo a Gurgaon, città satellite di New Delhi, un’altra bambina di 11 anni è stata violentata da un branco di uomini, strangolata e lasciata in un parcheggio abusivo. Persino le pellicole cinematografiche bollywoodiane spesso appoggiano questa cultura dello stupro. L’attore indiano Ranjeet ha girato oltre un centinaio di scene di stupro, “con il pubblico sempre inneggiante”. E il messaggio che emerge da questi film è chiaro:  se insisti con una donna presto o tardi si piegherà ai tuoi voleri.

 Tradizione rima con sottomissione – Se la violenza sulle donne costituisce una vera e propria piaga in India, le cause sono da rintracciarsi anche nella cultura tradizionale indiana. Secondo i valori della tradizione, infatti, le donne non sono importanti per se stesse, ma in quanto produttrici di bambini. Mentalità questa, che porta a considerarle come meri oggetti da custodire e mantenere puri fino al matrimonio. Se una donna non si conforma ai dettami della tradizione, sarà inevitabilmente punita. E’ tutt’altro che raro sentire una madre che giustifica così i crimini commessi dal proprio figlio nei confronti di una donna: “Se le ragazze se ne vanno in giro così liberamente, è ovvio che i ragazzi poi facciano degli errori”.  Come a dire: “Donne non volete essere uccise? Rinunciate a vivere”.