India, donna vittima di stupro si dà fuoco per protesta

India, donna vittima di stupro si dà fuoco per protesta

Pavitra Bhardwaj, assistente nel laboratorio di chimica dell'Università, fu vittima di uno stupro da parte dei suoi colleghi tre anni fa

Nuova Dehli: assistente universitaria vittima di stupro – Darsi fuoco come estremo atto di protesta. Ancora una volta si verificano episodi in cui la voce non basta per farsi ascoltare, in cui la denuncia di una violenza non è sufficiente per ottenere risposte. È così che da Nuova Dehli giunge un messaggio tanto forte quanto drammatico. Pavitra Bhardwaj, assistente nel laboratorio di chimica dell’Università, fu vittima di uno stupro da parte dei suoi colleghi tre anni fa e, alla sua dichiarazione di denuncia, è seguito il suo licenziamento.

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La donna si dà fuoco in segno di protesta – L’umiliazione avuta non le ha permesso di affermare la sua dignità contro gli abusi e le ingiustizie ricevute, perciò, dopo aver tentato in vari modi di cercare aiuto presso gli organi di competenza, ha deciso di porre fine alle sue pene. Ma in che modo? Con un gesto che non cadrà nel vuoto, non sarà vano. Il 30 settembre scorso si è data fuoco davanti al palazzo di Governo, diventando una torcia umana che urlava giustizia. Troppe volte le donne subiscono violenze e sono purtroppo numerosi i casi in cui non vengono ascoltate, il che le spinge spesso a non esporre denuncia. Non trovando ascolto per le loro richieste d’aiuto, spesso si riducono a condurre una vita nel terrore o a scorgere la soluzione nella morte.

La violenza sulle donne in India – In India, in particolar modo, le ondate di soprusi è ad una percentuale giornaliera molto alta e le entità locali non riescono a seguire la via giusta per frenarle. Tuttavia, l’episodio di Pavitra ha scosso l’opinione pubblica indiana, specie in seguito alla morte avvenuta in ospedale dopo una settimana dall’accaduto. È estremamente significativo il gesto di coloro che sono scesi in piazza per denunciare la violenza contro le donne, manifestando contro la mancanza di appoggio e di assistenza da parte del governo.

In una società in via di sviluppo quale quella indiana, questo è il segno che qualcosa sta cambiando, che i cittadini stanno acquistando maggior coraggio nell’affrontare i problemi da cui sono afflitti. L’atto estremo dell’assistente universitaria trova alcuni segnali di risposta e diventa un monito per le coscienze comuni.

COMMENTI

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    […] Ragazza condannata ad uno stupro di gruppo – L’oscena decisione è stata presa da un consiglio degli anziani ‘Khap’ nel West Bengala, nell’India orientale, in un piccolo villaggio rurale nel Birbhum, che vive schiavo di rigidissime regole sociali. La giovane è stata sorpresa a casa del ragazzo: i due sono stati subito portati davanti al consiglio che si è riunito per punire il loro atto di disonore. Dopo essersi consultati, i Khap hanno deciso di condannare entrambi al pagamento di una multa di 25mila rupie, all’incirca 300 euro. Il ragazzo ha subito accettato di pagare la somma pattuita mentre la giovane donna non aveva la possibilità di estinguere questo suo debito, e così per lei è stato ordinato lo stupro di gruppo. […]

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    […] scorso la notizia della donna indiana, vittima di stupro, che si è data fuoco per protesta (leggi qui) o la vicenda, di un anno fa, della bambina stuprata da due uomini, successivamente trovati e […]