Per celebrare degnamente il Maestro, a vent’anni dalla sua scomparsa, abbiamo raccolto l’intervista di Adriano de Santis, direttore di Canova, che lo ha conosciuto di persona e che ha ricordato con noi la grandezza di Federico Fellini
A vent’anni dalla sua scomparsa (era il 31 ottobre del 1993), il grande Maestro del cinema Federico Fellini continua ad essere celebrato in tutto il mondo. Tanti sono i registi che hanno cercato e che cercano ancora oggi, invano, di apprendere l’arte cinematografica dalle sue pellicole e di emulare l’artista a tutto tondo che era Fellini.
Federico Fellini, i luoghi della sua vita – Camminando per le strade del centro di Roma, in particolare per via Margutta, dove si respira aria di arte e (ancora) di Dolce Vita, si incrociano i luoghi in cui Federico Fellini ha passato gran parte della sua esistenza. La sua casa, in via Margutta 110, la targa postuma in onore suo e di sua moglie Giulietta Masina, la strada che porta verso Piazza del Popolo, una delle più belle piazze di Roma, ed infine Canova, storico locale romano tra i più affascinanti, sorto sotto la splendida Terrazza del Pincio, dove il regista amava fermarsi, guardando i passanti e la piazza, immaginando magari nuovi scenari e nuovi personaggi per le sue pellicole. Per celebrare degnamente il Maestro, in questo particolare giorno, a vent’anni dalla sua scomparsa, abbiamo raccolto l’intervista di Adriano de Santis, direttore di Canova, che lo ha conosciuto di persona e che ha ricordato con noi la grandezza di Federico Fellini.
Di seguito l’intervista ad Adriano de Santis, direttore di Canova.
– Lei è Direttore di uno dei Caffè più importanti di Roma, che si affaccia su una delle piazze più belle e famose di Roma, Piazza del Popolo. Di qui ha visto passare i personaggi più noti negli ultimi 40 anni: quale è la magia di Canova?
Canova dagli anni ’50 in poi è stato sempre il punto di ritrovo di tutti i big del Cinema con la C maiuscola e di tutto il mondo dello spettacolo in genere. Pur facendo parte dell’estremità del vero centro, forse a causa della vicinanza con gli studi Rai di via del Babuino, un po’ per la magia della Piazza che dà la sensazione di stare su un grande set cinematografico, ha subito riscosso la simpatia di questo mondo particolare. Completava l’opera la grande accoglienza dei locali interni e del giardino che non è altro che un’appendice del Pincio, un ambiente che regalava intimità ma allo stesso tempo diventava una vetrina.
– Lei ricorda che Federico Fellini amava abitualmente venire qui e contemplare la piazza rimanendo assorto nei suoi pensieri: che immagine le resta? C’è qualcosa che le ha detto che l’ha colpita particolarmente?
Ho ancore negli occhi l’immagine del Maestro seduto sulla prima sedia vicino alla porta del locale, intento a rimirare le ombre in movimento della mattina che avanzava con le ombre che si accorciavano sui sampietrini. Forse per lui erano spunto e ispirazione per le sue scene. La cosa che mi è rimasta impressa era la sua metodicità nel cambiare quasi giornalmente un assegno di 50 mila lire ed il suo modo di interfacciarsi con le persone, almeno con noi che frequentava giornalmente, con una spontaneità e semplicità disarmante, nonostante la sua figura mettesse soggezione.
– La Dolce Vita è passata anche di qui. Cosa ci vuole raccontare, Direttore, del fenomeno allora in voga e di Roma in quel periodo?
Era un mondo molto diverso. Io l’ho intravisto direttamente nei suoi strascichi degli anni ’70; eravamo tutti un po’ diversi, forse più sognatori ma desiderosi di vivere il presente ed ogni occasione era buona. In particolare il mondo dello spettacolo veniva visto come la scorciatoia per entrare in questo mondo.
La Galleria Fellini da Canova – Per la grande importanza che la presenza di Fellini ha rivestito per questo storico locale, all’interno di Canova è stata allestita la Galleria Fellini, una prestigiosa galleria dedicata al Maestro del cinema e premio Oscar, nella quale si possono ammirare foto, disegni, ambientazioni dei suoi celebri film, ricordando attori e attrici famose che hanno collaborato con il regista. Da vedere!
Non perdetevi inoltre la maratona televisiva sui film di Federico Fellini che RaiMovie ha messo in onda per la giornata di oggi.
COMMENTI
[…] donne di Fellini- Non si può parlare di Fellini senza le donne di Fellini. Nel 1980 il grande maestro in un’intervista disse: “Penso che il […]
[…] <<Il visionario è l’unico realista>>. (Federico Fellini). […]