Il Papa a Lampedusa: No all’indifferenza

Il Papa a Lampedusa: No all’indifferenza

Primo viaggio per Papa Francesco a Lampedusa: "La "cultura del benessere" ci porta alla globalizzazione dell'indifferenza”

Primo viaggio per Papa Francesco a Lampedusa, luogo simbolo per gli sbarchi degli immigrati dall’Africa. A bordo della motovedetta della Guardia Costiera, partita da Cala Pisana, Papa Francesco è arrivato al porto di Lampedusa, a Punta Favarolo. Sul molo lo attendevano gruppi di immigranti, salutati dal Pontefice al suo passaggio ma pare che siano stati 10mila fedeli accorsi presso il campo sportivo alla Messa ufficiata davanti a un altare a forma di barca. Papa Francesco ha incontrato alcuni degli ospiti dei centri di accoglienza e gettato una corona di fiori in mare, in ricordo delle vittime delle traversate del Mediterraneo.

Primo viaggio per Papa Francesco a Lampedusa: "La "cultura del benessere" ci porta alla globalizzazione dell'indifferenza”

Un’omelia dedicata alle vittime dell’immigrazione – Una omelia molto sentita e toccante quella rivolta da Papa Bergoglio agli immigrati che ogni giorno sbarcano a Lampedusa. Nell’omelia a Lampedusa il Papa ha sottolineato in un passaggio a braccio il dramma dei migranti vittime dei trafficanti di uomini. I migranti “prima di arrivare qui – ha detto – sono passati attraverso i trafficanti, quelli che sfruttano la povertà degli altri, queste persone per cui la povertà degli altri è fonte di guadagno” e a causa di questi “hanno sofferto”Per le numerose vittime in mare, egli ha invocato il perdono, chiedendolo egli stesso a fine omelia. “Nessuno piange questi morti” – “Chi di noi ha pianto per questo fatto e per fatti come questo? Chi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle? Chi ha pianto per queste persone che erano sulla barca? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini?”. Così Papa Francesco, che ha aggiunto: “Siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere. Oggi vige la globalizzazione dell’indifferenza!”.

“Bisogna staccarsi dall’indifferenza” – La “cultura del benessere” ci rende “insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, in una situazione che porta all’indifferenza verso gli altri anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza”. Queste le parole del Pontefice che ha esortato al ritorno alla solidarietà e alla bontà reciproca. E ha aggiunto una citazione letteraria italiana inserendo Manzoni: “la globalizzazione dell’indifferenza ci rende tutti ‘innominati’, responsabili senza nome e senza volto di ciò che ci accade intorno”.

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