“Il complesso di Penelope – Le donne e il potere in Italia”

“Il complesso di Penelope – Le donne e il potere in Italia”

"Il complesso di Penelope", il libro di Laura Cima

Il complesso di Penelope: dibattito – All’Espace Populaire di Aosta, in via Mochet 7, è in programmazione per il prossimo 5 giugno la presentazione del libro “Il complesso di Penelope – Le donne e il potere in Italia” di Laura Cima, femminista ed ex parlamentare. E’ l’organizzazione DORA a promuovere l’evento, in cui interverranno Antonella Barillà, Giacinta Prisant e Viviana Rosi, tutte e tre donne impegnate nella politica. La vicinanza del 2 giugno, che ricorda il primo voto politico delle donne italiane, ha offerto l’occasione per riportare in auge il dibattito su un libro che, pubblicato nel 2012, è quanto mai attuale, che affronta il problema delle donne e del potere in Italia anche da una prospettiva attuale, nella quale i modelli di pensiero e di azione femminile potrebbero essere una valida alternativa.

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“Il complesso di Penelope. Le donne e il potere in Italia”: il libro – Il libro di Laura Cima, come è già chiaro dal titolo, non è il solito libro sul femminismo, intriso di passatismo e nostalgia per i mitici anni Settanta. Certo: c’è anche quello. Del resto, è un’opera che nasce dalla diretta esperienza dell’autrice: sempre in prima linea nelle iniziative dei movimenti delle donne, fra le principali organizzatrici della prima manifestazione a Roma, nel ’76, per la libertà di aborto, Laura Cima non ha dimenticato il suo impegno politico, pur spostandosi su una lotta di tipo istituzionale (parlamentare dei Verdi). Ma l’attenzione al mondo di oggi emerge prepotentemente da “Il complesso di Penelope”: la narrazione storica e autobiografica si intreccia continuamente con l’analisi del presente e della crisi economico-sociale di questi anni. Crisi talmente profonda da richiedere un cambiamento paradigmatico, non superficiale; la risposta a questa crisi, secondo Laura Cima, possono essere proprio le donne, soggetti emarginati per eccellenza, abituate a pensare ‘per vie traverse’, secondo metodi non convenzionali, e per questo in grado di portare avanti un sistema differente (un po’ come stanno facendo in Senegal, anche se da una prospettiva e in una situazione differenti).

Il complesso di Penelope – “Nella storia individuale e collettiva, come nel mito per Penelope, può essere necessario fare e disfare la propria tela, tessere e ritessere continuamente, per giungere alla comprensione dei problemi e, soprattutto, immaginare una realtà diversa.” Il complesso di Penelope – perennemente associata alla figura della donna passiva, in attesa – qui si trasforma, si capovolge: diventa l’abilità di fare e disfare, di adattarsi ai cambiamenti, e ai problemi, in maniera camaleontica. Abilità che appartiene, in quest’ottica, al genere femminile. Le donne, portatrici di punti di vista nuovi, possono davvero cambiare le cose, ma solo a patto che vengano coinvolte nei luoghi di potere decisionale e che esse stesse si assumano le loro responsabilità. Laura Cima disegna un paradigma di cui lei stessa è esempio: nel tentativo, forse, di ‘sollevare’ le coscienze femminili.

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