Nella Top ten delle imposte odiate dagli italiani troviamo lui, il canone Rai, più che un diritto, un obbligo. Ma con l'anno nuovo qualcosa si muove, un paio di sentenze hanno aperto la strada alla scelta. Vediamo come non pagare più questa imposta nel 2014...
Si dice che … – Non è la domanda del secolo, ma certo per gli italiani che ogni anno si trovano a pagare questa tassa fissa è un bel quesito, soprattutto per coloro che negli anni non usando o possedendo la televisione hanno provato a recedere e si sono ritrovati in un dedalo di controversie burocratiche.
Ebbene pare che qualcosa stia cambiando all’orizzonte con l’arrivo di questo 2014. Un cittadino laziale ha richiesto l’oscuramento dei canali della televisione di Stato, pratica assolutamente legittima, anzi teoricamente l’unica che consentirebbe a un cittadino di non pagare l’imposta rispettando la legge, oltre al non possedere proprio l’apparecchio televisivo.
Sentenze a favore del cittadino – Il suddetto cittadino non ha mai ricevuto risposta ed ha quindi cessato il pagamento del canone. Subito è stata creata una cartella esattoriale con il suo nome. Ma la Commissione Tributaria del Lazio gli ha dato ragione, in quanto la mancata risposta della Rai alla richiesta d’oscuramento l’avrebbe obbligato a pagare un servizio non desiderato, verso il cui annullamento aveva agito, e nell’iter indicato dalla legge. Viene cosi a crearsi un precedente importate.
A ciò va aggiunta la sentenza del 30 dicembre della Corte Europea sulla violazione del diritto di tutti i cittadini ad essere informati su notizie pubbliche, direttamente correlato al pagamento dei canali di Stato. L’Europa ci dice che il canone Rai, per come è stato concepito nei suoi settanta e oltre anni di vita, è illegittimo. Inoltre negli altri paesi europei l’imposta è legata alle frequenze, non all’apparecchio. E’ importante sottolineare che la Corte Europea non lo ha abolito, in quanto non presenta i poteri per farlo, lo ha dichiarato illegittimo, rimettendo all’Italia l’attuazione di quelle modifiche necessarie a non perpetrare le violazioni rilevate.
Diritto e obbligo – Un modo per disdire il canone Rai c’è, ma siamo in Italia ed è quindi macchinoso e molto lungo. I burocrati pare facciano affidamento sull’assenza di tenacia dell’italiano medio, che di fronte alla grande macchina della burocrazia si sente, giustamente, sopraffatto e rassegnato. Ma qualche valente eroe che si muove contro questa odiosa imposta, come abbiamo visto c’è, e noi vogliamo aiutare coloro che volessero ingaggiare questa legittima battaglia. Anche perchè ricordiamo che l’imposta va saldata entro il 31 Gennaio 2014 per un importo ordinario di 113,50 €, che al momento vanno a incidere non poco nell’economia familiare italiana. Reco qui la modulistica necessaria a disdire, qualora lo voleste, l’abbonamento, perchè è un diritto usufruire del servizio pubblico, come è un diritto rinunciarvi, mentre in questi 76 è stato solo un obbligo.
COMMENTI