Oggi è sicuramente più facile viaggiare. Il viaggio, ai giorni nostri, è sicuramente alla portata di tutti. Compagnie come Ryanair o Easyjet creano la cultura del viaggiare low cost, danno al turista la possibilità di spostarsi da una nazione ad un’altra, o anche nello stesso Paese, con costi decisamente spendibili.
“Sì viaggiare… Dolcemente viaggiare… con un ritmo fluente di vita nel cuore..” cantava il famoso cantautore Lucio Battisti. Sì, perché il viaggiare ha riempito numerose pagine, testi, libri, racconti e storie.
Viaggiare per aprire la mente – Viaggio, dal latino viaticum, indica tutto ciò che era necessario portarsi dietro per mettersi in cammino. Ma, cosa si porta dietro la gente quando viaggia? Sicuramente guide turistiche e dizionari di lingue diverse dalla propria; ma non solo. Il viaggiare racchiude il mistero del “non conosciuto”, dell’ignoto. Dunque, ci si porta dietro quell’adrenalina, la voglia di conoscere posti e magari gente nuova. Timore e gioia probabilmente sono i due vocaboli che meglio racchiudono il senso del viaggiare. Il viaggio è apertura mentale, la voglia di conoscere luoghi e culture diverse dalla propria apre la mente decisamente. Proust diceva sul viaggio “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel trovare nuove terre ma nel trovare nuovi occhi”. E questo dice molto sull’apertura mentale, sul prendere le distanze dal quello che siamo per avvicinarci a quello che non siamo.
Il viaggiare oggi – Oggi è sicuramente più facile viaggiare. Il viaggio, ai giorni nostri, è sicuramente alla portata di tutti. Compagnie come Ryanair o Easyjet creano la cultura del viaggiare low cost, danno al turista la possibilità di spostarsi da una nazione ad un’altra, o anche nello stesso Paese, con costi decisamente spendibili. Anche Alitalia, compagnia italiana, si è dovuta adeguare: ora viaggiare è semplice e costa poco rispetto a un viaggio di anni fa. Ma non è tutto. Ai voli si aggiungono pacchetti allettanti di pernottamenti in accoglienti hotel. Tutto ciò ha dato sicuramente origine al turismo di massa. Il viaggio non è più quindi roba di élite.
Il viaggio inizia dalla mente – E’ sicuramente vero che il viaggio parte nella nostra mente. Già nel scegliere la destinazione capita di viaggiare, di creare percorsi che quel viaggio potrebbe racchiudere; si cerca d’immaginare le bellezze che i nostri occhi potrebbero vedere. Il viaggiare è collegato al cambiamento, lungo o breve che sia. Qualsiasi motivazione può spingerci a viaggiare: per scoprire, per gioire, per sfuggire sofferenze quotidiane o stanchezze di sempre; qualsiasi motivo è sempre quello giusto. C’è sempre una buona motivazione per viaggiare. Oriente o Occidente, Nord o Sud, qualsiasi meta ci porterà a rapportarci con ciò che è altro da noi. Ci porterà a cercare di superare i nostri limiti o i nostri timori, e quasi sempre ciò che rimane al viaggiatore è solo un gran bel ricordo. Il viaggio rimarrà per sempre nella nostra mente, potremmo riviverlo ogni volta che vorremo, nell’ordine che più ci piace.
“Come tutti i viaggiatori ho visto più di quanto ricordo e ricordo più di quanto ho visto” (B.Disraeli).
Elena Lanzilotti
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