Anthony Carbajal è un ragazzo affetto da Sla. Giorni fa ha pubblicato un video in cui commenta la sfida dell'Ice Bucket Challenge.
Il fenomeno dell’Ice Bucket Challenge – L’Ice Bucket Challenge è senza dubbio il fenomeno del momento. L’iniziativa nasce con l’intento di promuovere le donazioni a favore della ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e anche i personaggi noti (dai vip della tv, agli sportivi, passando per i politici) si sono prestati alla secchiata d’acqua e ghiaccio filmata e postata sui social network. Il fenomeno rischia di assumere i connotati di una ‘moda’? Il coinvolgimento dei vari facebook, twitter ecc. da un lato ha sicuramente allargato la portata dell’iniziativa, ma dall’altro, rende il gesto emulabile a tal punto da sminuire il reale intento?
L’origine – L’Ice Bucket Challenge, tradotta come ‘sfida alla doccia ghiacciata’, nasce da un’idea di un giovane sportivo 29enne del Massachusetts, Peter Frates, affetto da Sla. Il ragazzo ha sfidato amici e parenti a lanciarsi una secchiata d’acqua gelata, ispirandosi a un gioco dei tempi del college. Quando l’ALS Association è venuta a conoscenza della sfida ha deciso di promuoverla allo scopo di sensibilizzare la gente sulla tematica e promuovendo un piano di donazioni per la ricerca.
Il video di Anthony Carbajal – La sfida in questione ha subito suscitato aspre polemiche. C’è chi lamenta una carenza di donazioni e quindi reputa il gesto totalmente inutile, c’è chi critica la scelta di alcuni personaggi di rivelare la cifra donata per la causa, c’è chi accetta l’Ice Bucket Challenge palesemente per gioco e chi si rifiuta e di conseguenza viene tacciato di insensibilità. Da circa una settimana circola in rete il video di Anthony Carbajal, un ragazzo di 26 anni. Nei quasi sette minuti di filmato il giovane racconta, commosso, di essere terrorizzato da questa malattia, sia la mamma che la nonna erano affette da Sla e a lui stesso è stata diagnosticata da pochi mesi. Mentre il racconto prosegue, scorrono le immagini di Anthony che si occupava della madre impossibilitata a muoversi, parlare e respirare autonomamente. “Capisco che molte persone possano essere irritate dai video dell’Ice Bucket Challenge, ma adesso se ne parla, mentre prima molti non avevano idea di cosa fosse la Sla – e conclude – ogni singola sfida mi fa sentire bene, state facendo veramente la differenza e ve ne sono grato”.
Ma che cos’è la Sla? – La sclerosi laterale amiotrofica, nota anche come morbo di Lou Gehrig o malattia di Charcot, è una patologia neurodegenerativa progressiva che affligge circa 5mila persone nel nostro Paese. La malattia colpisce i motoneuroni, ossia le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che consentono il movimento della muscolatura volontaria. La degenerazione prosegue fino alla morte delle cellule, nel giro di alcuni mesi o anni, che è causa di paralisi. La Sla è una prigione, la mente resta attiva, ma intrappolata in un corpo immobile.
Visitate il sito dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA) e fate la vostra donazione con o senza Ice Bucket Challenge!
Guarda il video di Anthony Carbajal:
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