I film sul femminicidio e il primo cortometraggio contro la violenza sulle donne

I film sul femminicidio e il primo cortometraggio contro la violenza sulle donne

Il femminicidio al cinema: i film denuncia di violenza

Del cinema ci si ricorda spesso in tempi di svago, ma può essere uno dei molteplici mezzi con cui dare voce a realtà soffocate di paura. Presentiamo per la sezione cinema un elenco di film che si sono occupati di femminicidio e di violenza sulle donne. Sono soprattutto pellicole passate, recuperabili quindi con facilità in videoteche, edicole e fonti apposite. Uno sguardo che alcuni registi hanno voluto fissare nella settima arte, fatta anche di sensibilità e desiderio di  denuncia.

Di seguito i titoli.

Film-femminicidio

A letto con il nemico. Regia di Joseph Ruben. Con Julia Roberts, Patrick Bergin. Usa – 1991.
Sposata con un uomo geloso e psicopatico che la picchia e la costringe ad amarlo Laura decide di fuggire di casa. Organizza un piano per trovare di nuovo la libertà e la gioia di vivere, ma il marito riesce a mettersi sulle sue tracce ancora più ossessionato di prima.

Bordertown. Regia di Gregory Nava. Con Jennifer Lopez, Antonio Banderas, Kate del Castello. Usa, Gran Bretagna – 2007.
Ambientato nella cittadina messicana di Juarez vicino al confine americano, il film racconta di una serie di misteriosi omicidi  di giovani operaie. A indagare sul caso ci sarà la giornalista Lauren Fredericks che tra sparatorie e poteri corrotti cercherà anche di proteggere Eva: una ragazza sopravvissuta all’ennesimo tentativo di violenza.

Fire. Regia di Deepa Mehta. Con Nandita Das, Shabana Azmi. India – 1996.
Il primo film della trilogia che comprende anche Fire e Water – Il coraggio di amare. Centrato sulla condizione della donna in India e sul lesbismo racconta una storia di sociologia femminista. Nella nuova Dehli due cognate si confrontano con i loro problemi  di mogli infelici. La più giovane è sposata con un commerciante di video porno che la tradisce con un’amante fissa. Rahda ha invece un marito che si è votato alla castità. Le due donne da amiche diventano amanti facendo scoppiare lo scandalo. Un film puro, psicologico, ma anche erotico e audace con un velo di ironia.

Il segreto di Esma. Regia di Jasmila Zbanic. Con Mirjana Karanovic, Luna Mijovic, Leon Lucev. Bosnia-Herzegovina – 2006.
Nella Sarajevo postbellica una donna e sua figlia lottano per la loro vita. In questo terribile scenario Sara non ha mai conosciuto suo padre ed è convinta che sia un eroe di guerra. Un giorno torna a casa da scuola e chiede alla madre se può darle i soldi per partecipare a una gita scolastica a cui tiene molto. La scuola ha emesso un’ordinanza per cui i figli degli eroi di guerra possono prendervi parte senza pagare, ma Sara scoprendo di non essere nella lista saprà finalmente tutta la verità sul padre.
Vincitore dell’Orso d’oro per il miglior film al Festival di Berlino.

Il vestito da sposa. Regia di Fiorella Infascelli. Con Maya Sansa, Andrea Di Stefano. Italia – 2003.
Stella esce dall’atelier dove stanno confezionando il vestito per il suo matrimonio e viene violentata da quattro uomini. La sua vita collassa, ma a distanza di tempo incontra nuovamente il proprietario dell’atelier e nasce una storia d’amore. Purtroppo Stella verrà fuori un’orrenda certezza.

Magdalene. Regia di Peter Mullan. Con Eileen Walsh, Geraldine McEwan, Dorothy Duffy. Gran Bretagna – 2002.
Storie vere di quattro vittime che nell’Irlanda del 1964 sono state rinchiuse dai familiari nel convento Magdalene, gestito dalle sorelle della Misericordia. Giovani, madri, orfane, violentate e costrette a espiare i loro peccati lavorando fino allo stremo, subendo torture e violenze psicologiche. La ripresa è quella cruda della camera a mano, il film segna una partecipazione dolorosa a una realtà che nega il rispetto dell’essere umano e della sua libertà.

North Country: storia di Josey. Regia di Niki Caro. Con Charlize Theron, Frances McDormand. Usa – 2005.
In cerca di un lavoro con cui mantenere i propri figli Josey Aimes entra in miniera. L’incontro con una realtà dominata soprattutto dagli uomini diventa impossibile quando cominciano le molestie sessuali. La protesta per il trattamento che lei e le sue colleghe sono costrette a subire viene ignorata dalla comunità intera che le si rivolta anche contro. Troverà da sola il coraggio di lottare intraprendendo la prima azione legale per molestie sessuali in tutta la nazione.

Sotto accusa. Regia di Jonathan Kaplan. Con Jodie Foster, Kelly McGillis. Usa, Canada – 1988.
Una giovane donna viene violentata da un gruppo di uomini. Insieme all’avvocato rifiuterà l’accordo con la difesa per imputazioni di lesioni colpose e porterà fino in fondo l’accusa per stupro. Sarah dovrà raccontare tutti i dettagli della sua tragedia in tribunale e grazie anche a un testimone i colpevoli verranno condannati.

Viaggio a Kandahar. Regia di Mohesen Makhmalbaf. Con Ike Ogut, Nelofer Pazira, Hassan Tantai. Francia, Iran – 2001.
Una giovane donna afgana emigrata da tempo in Canada ha tre giorni di tempo per rientrare in patria e salvare la sorella che vuole suicidarsi. Attraverso un viaggio in cui farà diversi incontri il regista inquadra l’annullamento del ruolo femminile e dell’immagine delle donne nella società.

 – Due ulteriori segnalazioni sono invece per due film usciti da poco al cinema:

Il cacciatore di donne. Regia di Scott Walker. Con Nicolas Cage, Vanessa Hudgens, John Cusack. Usa – 2012.
Basato sulla storia vera del killer Robert Christian Hansen che per tredici anni ha rapito, violentato e ucciso giovani prostitute. Con l’aiuto di una testimone sfuggita all’assassino il detective Glenn Flotte riuscirà a portare l’omicida davanti la giustizia.

La religiosa. Regia di Guillaume Nicloux. Con Pauline Étienne, Isabelle Huppert, Louise Bourgoin. Francia, Germania, Belgio – 2013.
L’inno alla liberta per una giovane donna costretta a prendere i voti. Ambientato nella Francia del 1760 è la storia di Suzanne che fra le mura di un convento dovrà confrontarsi con la brutalità di una gerarchia ecclesiastica. Torturata, aggredita, umiliata. Ma senza arrendersi.

Non ultimo Prima che faccia buio: il primo cortometraggio realizzato in Italia contro il femminicidio. Ispirato a una storia vera e ideato dal centro antiviolenza Linea Rosa di Ravenna. Con la regia di Gerardo Lamattina, verrà usato per la formazione alle forze dell’ordine, degli assistenti sociali, degli avvocati e degli operatori sanitari.
Info anche qui.

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    […] Tra le tante campagne promosse ai fini di sensibilizzare le coscienze comuni, arriva in rete il video di denuncia del femminicidio prodotto con la collaborazione di cinque attrici italiane: Sabrina Impacciatore, Vanessa […]

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