I cinque rimpianti prima di morire

I cinque rimpianti prima di morire

Quali sono i cinque rimpianti più comuni sul letto di morte?

Sul letto di morte– Quali sono i più comuni rimpianti prima della morte? Risponde una donna, un’infermiera che per molti anni ha assistito le persone che tornano a casa per morire: passava con loro qualche settimana, qualche mese, un periodo in cui a quelle persone succedeva qualcosa di straordinario. Succedeva qualcosa di straordinario perché affrontavano la loro mortalità, leggevano l’intera prospettiva della loro vita sdraiati su un letto e proprio mentre lo facevano diventavano autentici, liberavano le emozioni dalla rigidità, permettendo loro la propria caratteristica estensione. Questa infermiera dice che sono cinque i rimpianti che le persone hanno prima di morire.

i-cinque-rimpianti-più-comuni

Fedeltà a se stessi- Il primo ed il più diffuso, è l’inaspettato: “Avrei voluto avere il coraggio di vivere una vita fedele a me stesso, non la vita che gli altri si aspettavano da me.”. Su quel letto si vedono tutti i sogni a cui abbiamo tolto possibilità, la maggior parte delle volte per mancanza di coraggio. Quel coraggio confrontato al coraggio di morire, non è nulla, ma intanto la vita si è consumata lungo percorsi rassicuranti. Il secondo è: “Avrei voluto non aver lavorato così tanto”. Questo è tendenzialmente il rimpianto degli uomini e di chi ha tolto valore alle relazioni, per dare valore a se stesso, alla carriera, alla passione o a un motivo contingente. Significa “Avrei voluto non scegliere di essere solo”.

 

Scegliere la vita- Il terzo è: “Avrei voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti.”. Il quarto: “Avrei voluto restare in contatto con gli amici”. Il quinto: “Avrei voluto scegliere di essere felice.”. Lasciarmi essere felice. Alcuni realizzano solo alla fine che la felicità è una scelta, che la vita è una scelta. L’amore e le relazioni sono ciò a cui pensi quando stai per morire: lo sappiamo. È chiaro, un dato di fatto. La morte non è originale: è come la nascita. Sono i nostri due passaggi obbligati, le due certezze biologiche universali che mentre delimitano la vita le danno senso. L’articolo conclude dicendo: “La vita è una scelta. È la TUA vita. Scegli coscientemente, scegli con saggezza, scegli onestamente. Scegli la felicità.”

 

 

COMMENTI

WORDPRESS: 0