Hollywood, una storia di scandali: 6° puntata

Hollywood, una storia di scandali: 6° puntata

Hollywood continua a nascondere la polvere sotto il tappeto tra festini, delitti passionali e tragedie insabbiate dal denaro

La morte di Tom Ince– La sesta puntata di Hollywood, una storia di scandali si apre ancora una volta con una morte: “Produttore cinematografico ucciso da una rivoltellata sullo Yacht di Hearst”, recitava un titolo del Times di Los Angeles, velocemente soppresso in modo misterioso. Il mondo luminoso di Hollywood stava di nuovo nascondendo sotto il tappetto i resti della sua corruzione che questa volta parlavano di William Randolph Hearst, il Re della stampa, il più temuto personaggio del mondo hollywoodiano. Tutti sapevano della sua relazione con Marion Davies, mediocre attrice ventisettenne che lui aveva lanciato sul grande schermo definendola iperbolicamente “miracolo del cinema”, eppure i giornali scandalistici ci andavano piano con lui: presumibilmente c’entravano i 400 milioni di dollari di Hearst; si raccontavano storie di giornalisti che non avevano più trovato lavoro, dopo aver urtato in un qualche modo il re della stampa. Gli attori facevano a gara per essere invitati alle sue feste luminose alla Beach House e, intrattenimento ancora più ambito, il 15 novembre 1924 lo yacht di Hearst sarebbe salpato per una crociera sull’Oneide per festeggiare il quarantatreesimo compleanno del regista-produttore Tom Ince, futuro morto dell’imminente tragedia di hollywood

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Ancora Charlie Chaplin– In questa storia dobbiamo fare di nuovo il nome di Charlie Chaplin perché Hearst era un uomo geloso e gli investigatori gli avevano riferito degli incontri affettuosi di Chaplin con la sua bella. Hearst voleva controllare di persona l’atteggiamento di Marion e così l’attore era stato incluso nella “nave dei folli”. Dobbiamo aggiungere poi allo scenario ancora due cose: la prima è che Hearst era un gran tiratore e teneva a bordo una revolver tempestata di brillanti. La seconda è che Tom Ince festeggiò il compleanno morendo “per indigestione acuta”, dopo essersi ingozzato al suo stesso festino, così dicevano i giornali dell’epoca. Peccato che Tom Ince avesse anche un proiettile in testa.

 

Omicidio passionale– Segue un grande insabbiamento della vicenda: Tom Ince frettolosamente cremato, un’inchiesta aperta e subito richiusa dopo l’intervista rilasciata da un solo dipendente di Hearst e tutta la compagnia che tace, ricevendo casualmente una serie di favori, come per esempio la scrittrice Louella a bordo dello yacht che ottiene un contratto a vita con le pubblicazioni Hearst. Insomma, forse, questa volta c’è troppa polvere nascosta sotto il tappeto, polvere che lascia pensare alla gelosia e a Charlie Chaplin e a Hearst con la sua rivoltella e una pallattola finita casualmente in fronte ad un regista che muore d’indigestione. Quando Marion e Charlie si erano appartati al festino sullo yacht, la cosa non era passata inosservata: Hearst è bravo con la rivoltella, ma gli si chiude la vena e prende il bersaglio sbagliato. Tom Ince muore il giorno del suo compleanno e Hollywood continua a seppellire la sua corruzione. Ma la storia degli scandali non finisce qui.

To be continued…

COMMENTI

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    […] La luminosa Hollywood aveva sempre vissuto il sogno con la tensione erotica di essere sull’orlo del precipizio. […]