Hiv e aids: i falsi miti sul contagio

Hiv e aids: i falsi miti sul contagio

HIV, Virus dell'Immunodeficienza Umana. Esistono una lunga serie di fraintendimenti e di falsi miti in merito alla diffusione e al contagio del virus

HIV, Virus dell’Immunodeficienza Umana. Esistono una lunga serie di fraintendimenti e di falsi miti in merito alla diffusione e al contagio del virus dell’hiv. Queste mancanze, queste conoscenze errate sono spesso dovute ad una mancanza di conoscenze di base su cosa sia effettivamente questo virus. HIV è un retrovirus, cioè un virus a RNA, che attacca alcune cellule del sistema immunitario, principalmente i linfociti CD4, che sono importantissimi per la risposta immunitaria. A questo punto il sistema immunitario è indebolito fino ad annullare la risposta contro virus, batteri, protozoi e funghi. La distruzione del sistema immunitario causa una sindrome che si chiama AIDS (Sindrome da Immuno Deficienza Acquisita). Una persona colpita dal virus HIV che successivamente è affetta da AIDS è maggiormente esposta al contagio e alla contrazione di altri virus. L’HIV non si diffonde e contrae allo stesso modo e sempre, esistono diversi ceppi del virus che corrispondono a diversi esiti. Forse è proprio questa varietà che porta alla confusione di base che si genera rispetto al contagio. Le infezioni che possono caratterizzare questa sindrome sono circa 20 e vengono divise secondo una rigida classificazione:

  1. Infezioni da batteri e protozoi, tra cui sono frequenti: Pneumocistosi, una polmonite causata da un protozoo di nome Pneumocistis Carinii; Toxoplasmosi, causata dal Toxoplasma Gondii, un protozoo che colpisce il cervello, l’occhio e raramente il polmone; La Tubercolosi, causata dal bacillo di Koch;
  2. Infezioni da virus tra cui Herpes, infezione da CitoMegaloVirus e HHV-8;
  3. Tumori: Linfomi, tumori delle ghiandole linfatiche; Sarcoma di Kaposi;
  4. Infezioni micotiche tra cui è frequente l’infezione da Candida, un fungo che nelle persone immunodepresse si può sviluppare in bocca, nell’esofago e in altre parti del corpo.

hiv

Le false credenze e i falsi miti: comunemente si tende a trattare le persone affette da AIDS con molta diffidenza, come se anche solo respirare accanto a loro potesse comportare il rischio di contrarre il virus HIV, sebbene scientificamente sia stato smentito che si possa contrarre il virus se non avviene il contatto di: sangue, sperma, fluidi vaginali e latte materno. In caso di convivenza con una persona sieropositiva é sufficiente rispettare le comuni norme igieniche: non usare oggetti che possono entrare in contatto con il sangue, cioè spazzolini da denti e oggetti taglienti come forbici, rasoi, ecc. Alcune credenze sono esageratamente pessimistiche ed allarmanti, altre sono fin troppo ottimistiche e sono proprio quelle che destano maggiore preoccupazione. In particolare queste ultime sono:

  1. Se il partner è negativo al test hiv, si possono avere rapporti sessuali non protetti. Assolutamente non vero, il virus per svilupparsi ed essere rilevabile ha bisogno di un tempo di incubazione di circa tre settimane;
  2. Se entrambi i partner hanno contatto l’hiv, si può non usare il condom durante i rapporti sessuali. Assolutamente non vero. Come è stato specificato precedentemente esistono varie forme in cui il virus si può presentare e vari ceppi alcuni più letali di altri. La commistione dei vari ceppi può portare ad un nuovo contagio da parte del virus che può mettere maggiormente in pericolo la salute della persona contagiata rendendo più difficoltosa una eventuale terapia.

Queste le credenze più ottimistiche, quelle pessimistiche riguardano:

  1. L’AIDS si contagia attraverso i morsi di zanzara. Assolutamente non vero.
  2. Una donna incinta contagerà necessariamente il bambino se portatrice del virus. Assolutamente non vero. Tale circostanza si verifica solo nel 25% dei casi.
  3. Contrarre il virus dell’HIV equivale ad avere vita breve. Assolutamente non vero.

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