Hanno Tutti Ragione con Iaia Forte

Hanno Tutti Ragione con Iaia Forte

Iaia Forte apre la stagione del Teatro Piccolo Eliseo con lo spettacolo Hanno Tutti Ragione tratto dall'omonimo racconto di Paolo Sorrentino. L'attrice veste i panni di un cantante alla fine della sua carriera, mentre nel camerino di un teatro prima di esibirsi riflette sul senso della vita!

In principio c’era un film, uno dei migliori film italiani degli ultimi anni, esordio cinematografico di Paolo Sorrentino, ormai divenuto gloria nazionale. L’uomo in più (2001). Due storie parallele che si incrociavano nei destini dei due protagonisti Antonio e Tony Pisapia. Uno dei due era Tony, intollerante cantante neomelodico, cocainomame e sciupafemmine, che ricalcava in salsa napoletana le gesta del Califfo Nazionale. Anni dopo in un processo inverso a quanto contrariamente avviene al cinema, Sorrentino scrive un libro, ispirandosi e riprendendo le gesta del Tony del grande schermo e trasforma il cognome da Pisapia in Pagoda, ampliando la storia, il destino e le gesta dello chansonnier. Hanno Tutti Ragione (2010) Altro successo per il poliedrico regista (editoriale in questo caso). Oggi un attrice intelligente e brillante come Iaia Forte, musa ispiratrice di tanti registi di quella nouvelle vague napoletana che ancora resiste, e fortunatamente, decide di inscenare ed incarnare su di sé le gesta di Tony Pagoda in uno spettacolo che ha per titolo appunto: Hanno Tutti Ragione.

HANNO TUTTI RAGIONE

Lo spettacolo da quando è nato ha lunga vita, dando il giusto riconoscimento a questa donna di ampie vedute. E ora è in scena a Roma nella rinnovata sala del Teatro Piccolo Eliseo, inaugurandone la stagione. Diciamolo subito evitando sotterfugi l’operazione condotta da Iaia Forte è assolutamente vincente e geniale. Una donna che interpreta un uomo sull’orlo del fallimento è di una certa rilevanza. Ma procediamo con ordine. Inteso come un concerto, fra il prima e il dopo l’esecuzione, in un flusso di coscienza interiore/esteriore irrefrenabile e inevitabile, un esercizio di stile intorno al quale Iaia Forte intesse tutta la sua maestria, l’attrice ha un autorità eccezionale nel destreggiarsi in panni maschili. Come una Drag King nel pieno rispetto delle regole di questo gioco al travestitismo, incarna appieno lo stereotipo maschile con tanto di parrucca-scalco-casco e movenze pelvico-allusive-seduttorie opera un processo di trasformazione totale tanto che l’involucro, diciamo esterno, scompare e in scena c’è solo un attore senza sesso che interpreta un personaggio universale, ma non vi è nulla di ambiguo in tutto ciò. L’attrice napoletana usa il travestimento in maniera nobile e classica allo stesso modo che gli antichi greci nel loro teatro usavano le maschere e i coturni, in pratica esalta con elementi di puro metalinguaggio il suo assunto, la sua intima poetica. Essere qualcosa d’altro da sé non è stato mai reso così facile e fluente.

Una serie di riflessioni esistenziali tragicomiche inducono attraverso la risata ad interrogarsi seriamente. Questo Tony Pagoda, che per comodità e risparmio punteggia il suo cognome, è un uomo saggio che ha fatto tutto e ha dato tutto se stesso per la musica e per le donne è un prototipo del colossale fallimento generazionale dei popolo dei cinquantenni. Arrivato al fondo di se stesso, ugualmente non si arrende, esige un confronto con chi ha rappresentato il suo mito e allora ecco l’incontro, tanto desiderato ed ambito, con Frank Sinatra diventa anch’esso un dileggio e uno sbeffeggiamento. Uno scontro ad armi pari fra la Fifth Avenue di New York e Via Marina di Napoli, fra anelli d’oro, catene al collo e capelli tinti impomatati. Ad uscirne ancora una volta perdente nello scontro è il povero Tony P. che alla domanda di quale nota desidera per cominciare il suo concerto al Radio City Music Hall al suo maestro e direttore d’orchestra chiede la nota ‘migliore’. Anche fra le note esistono le dovute differenze.

Hanno Tutti Ragione di Paolo Sorrentino

interpretato e diretto da Iaia Forte

con Francesca Montanino

canzoni di Pasquale Catalano e Peppino Di Capri eseguite da Fabrizio Romano

produzione Casanova Teatro, Pierfrancesco Pisani Offrome

Piccolo Eliseo fino al 1 novembre

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