Greenpeace: l’Italia non è un Paese per fossili

Greenpeace: l’Italia non è un Paese per fossili

In azione per salvare il mare

La campagna – Quello di Cormac McCarthy “non è un paese per vecchi”. Greenpeace lancia un messaggio chiaro e afferma che l’Italia “non è un paese per fossili”: gli attivisti di Greenpeace si stanno battendo per evitare che prendano il via trivellazioni nel mare davanti la Sicilia. “Multinazionali energetiche e governi ci raccontano che carbone, petrolio, gas e nucleare sono necessari e sicuri, ma la verità è una sola: provocano guerre, inquinamento, malattie e una moltitudine di costi per i cittadini” affermano gli esponenti di Greenpeace. Ieri mattina alcuni di loro hanno messo in scena la simulazione di un ipotetico disastro petrolifero. Lo hanno fatto sulla spiaggia di Mondello mostrando chiaramente quali sarebbero le conseguenze di un disastro petrolifero. I rischi che sta accettando la regione Sicilia e con essa l’Italia intera, il Mediterraneo e l’ambiente.

greenpeace

Il voltafaccia di Rosario Crocetta – L’azione di Greenpeace è stata tempestiva e ha portato alla luce una realtà inaspettata. Il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta ha, infatti, firmato un protocollo d’intesa determinante. Due anni fa Crocetta aveva firmato l’appello lanciato da Greenpeace contro le trivellazioni. Ora le maschere sono cadute: Crocetta ha, infatti, firmato il 4 giugno 2014 un’intesa con Eni, Irminio ed Edison per aprire lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio del Canale di Sicilia. La direzione scelta appare quindi decisamente contraddittoria e i rischi che corre l’ambiente e l’uomo stesso sono nuovamente accantonati. Afferma il direttore delle campagne italiane di Greenpeace, Alessandro Giannì: “Il neo-Presidente nell’aprile 2013, garantiva in un’audizione all’Assemblea Regionale siciliana un immediato sostegno della Regione contro tali progetti. Cosa è successo alla Regione Siciliana? Come mai è passata improvvisamente dalla parte del mare a quella dei petrolieri?

Greenpeace, fossili e petizioni – Traditi dalla Regione Sicilia gli attivisti di Greenpeace si stanno mobilitando per rispondere in modo concreto e far passare, anche i sindaci siciliani che avevano firmato contro le trivellazioni, dalle parole ai fatti. La Rainbow Warrior, la nave di Greenpeace oggi ormeggiata a Palermo, ospiterà questo pomeriggio un evento legato alle trivellazioni: l’intento di Greenpeace è vedere nel concreto chi, dei 49 sindaci firmatari, è ad oggi disposto ad agire in modo concreto. Contemporaneamente l’azione di Greenpeace si muove anche per via telematica attraverso una petizione per dichiarare “l’indipendenza italiana dai fossili”e sono oltre 32 mila le firme ricevute dalla petizione sino ad oggi. I combustibili fossili non possono essere ancora la risposta al futuro energetico dell’Italia. Sono energie limitate, che si esauriranno e che intanto creano rischi concreti per l’ambiente e per la salute dell’uomo. Oltretutto i finanziamenti rivolti ai fossili alzano un muro sempre più alto verso l’utilizzo di energie rinnovabili condannandole ad avere ancora a lungo elevati costi di realizzazione.

COMMENTI

WORDPRESS: 2
  • comment-avatar

    […] Greenpeace: l’Italia non è un Paese per fossili sembra essere il primo su Female World – Il blog delle […]

  • comment-avatar

    […] sta avvenendo in Italia? Se c’è una faccia della medaglia decisamente negativa per l’Italia ancora legata fortemente ai fossili, c’è anche l’Italia che ha molti progetti in cantiere che potrebbero essere applicati […]