Quale fattore in grado di collegare una gravidanza in giovane età con la prevenzione del tumore al seno? Ecco cosa hanno cercato di scoprire gli scienziati
I medici e gli scienziati del Friedrich Miescher Institute for Biomedical Research hanno compiuto un importante studio per cercare di capire quale sia il fattore in grado di collegare una gravidanza in giovane età con la prevenzione del tumore al seno. Nel loro recente studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista intitolata Breast Cancer Research, riportando quanto scoperto, hanno annunciato come avere un figlio entro i vent’anni possa abbassare il rischio di cancro alla mammella grazie alla presenza di alcuni geni.
La ricerca. Gli scienziati coinvolti hanno lavorato sui topi scegliendo quelli giovani ed in gravidanza. Osservando questi piccoli animaletti, quindi, hanno potuto scoprire come due geni, Wnt e Notch, siano all’origine di tutto. Insomma, il loro rapporto, risultava, dall’analisi dei dati raccolti, essere inferiore rispetto quello che c’è nei topi della stessa età che non hanno mai avuto figli. Qui, quindi, a questo punto, era chiaro come si trovasse il nocciolo della questione. I medici dovevano approfondire questa scoperta per arrivare a confermare le loro teorie. Avere un bambino entro 20 anni pare possa abbassare il rischio di cancro alla mammella del 50% perché i geni coinvolti nel sistema immunitario e nella differenziazione cellulare sono sopra-regolati dopo la gravidanza, mentre l’attività dei geni che codificano per fattori di crescita è ridotta ovvero il Wnt ha una attività ridotta nel post gravidanza mentre il Notch è più attivo che mai. Mentre uno non lavora, l’altro produce più del doppio quasi impedendo al primo di mettersi all’opera e di far nascere il cancro. In molti tipi di cancro, infatti, è proprio il gene Wnt, da quello che dicono gli studiosi, a lavorare più del dovuto.
Il tumore al seno. Gli ultimi dati, riguardanti il tumore al seno e la sua incidenza, dicono che: colpisca 1 donna su 8 nell’arco della vita, che sia il tumore più frequente nel sesso femminile, che rappresenti il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne e che, infine, colpisca soprattutto le donne sopra i 50 anni di età.
photo credit: kiki follettosa via photopin cc
Alessandra Solmi
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