Giuseppe Fiorello a teatro con “Penso che un sogno così…”

Giuseppe Fiorello a teatro con “Penso che un sogno così…”

Giuseppe Fiorello presenta a teatro "Penso che un sogno così...", omaggio personale e artistico a Domenico Modugno.

Giuseppe Fiorello a teatro con Penso che un sogno così…Giuseppe Fiorello presenta a teatro uno spettacolo musicale scritto e interpretato da lui, dal titolo Penso che un sogno così…. Le parole riprendono l’incipit di Nel blu dipinto di blu, celebre canzone di Domenico Modugno, che l’attore siciliano legge come un manifesto della vita, da seguire immaginando sempre di “volare“. Penso che un sogno così… è un viaggio attraverso la memoria alla scoperta di gioie e dolori, avventure e passeggiate che hanno caratterizzato la gioventù di un ragazzo del Sud. Proprio tramite gli occhi di questo ragazzo, il Modugno interpretato da Giuseppe Fiorello, lo spettatore riuscirà a vedere quali sono i sogni e le passioni, nella musica e nel cinema, che hanno caratterizzato il cantautore.

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Penso che un sogno così… al teatro Ambra Jovinelli Penso che un sogno così… racconta la storia sentimentale e malinconica di Domenico Modugno sia come uomo e marito nella vita privata, che come la grande star amata da tutti gli Italiani. Il suo grande successo era sicuramente dovuto al suo carisma che avvolgeva il cuore di tutti e alla sua semplicità che sembrava sollevare e alleviare le preoccupazioni di chi l’ascoltava. Lo spettacolo musicale, per la regia di Giampiero Solari, va in scena al teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 22 gennaio all’ 1 febbraio.

Giuseppe Fiorello e il suo omaggio – Come omaggio personale oltre che artistico, Giuseppe Fiorello dedica Penso che un sogno così… al cantante scomparso, ritrovando in lui numerosi suoi tratti per percorso di vita e per carattere, e dichiara: “Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi”.

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