Una giornata per l'energia green
La giornata – Il 12 giugno a Roma si terranno alcune iniziative in onore della Giornata Mondiale del Vento; al centro della giornata c’è l’energia eolica e il suo grande potenziale. La Giornata Mondiale del Vento, voluta da ANEV, vedrà l’adesione del Presidente della Repubblica e, cosa straordinaria, quest’anno la cultura si metterà in gioco a fianco dell’ambiente con una “lezione-concerto” tenuta dal Maestro Nicola Piovani presso la sala dell’auditorium del MAXXI.
La giornata inizierà con un convegno, “Eolico: come raggiungere gli obiettivi europei al 2030 tra falsi miti e fatti concreti” che si terrà alle 14.30 presso l’Auditorium del GSE. Successivamente ci sarà, appunto, la lezione-concerto di Piovani dedicata al “suono del vento”.
Italia ed Eolico – L’eolico è una delle fonti di energie rinnovabili che in Italia si trova in espansione. Se da una parta, infatti, in Italia la realizzazione di impianti di grande scala va incontro ad ostacoli legati al malfunzionamento delle Aste, dall’altra il “minieolico”, cioè impianti di portata inferiore, è in crescita. Infatti, dopo la Germania e la Spagna, l’Italia si posiziona al terzo posto come paese europeo con una maggiore potenza eolica installata. Come per l’energia solare, anche in questo caso, le regioni del Sud (Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna, Calabria) hanno la meglio. Il Sud, in particolar modo la Calabria presenta molti impianti eolici che sono stati installati soprattutto nella provincia di Catanzaro, notoriamente ventosa. In occasione della Giornata Mondiale del Vento afferma il Presidente dell’ANAV, Simone Togni: “solo in Italia l’energia del vento crea ogni anno un flusso finanziario di circa 3,5 miliardi di euro fra investimenti diretti e indiretti; conta oggi oltre 37.000 addetti e con un adeguata crescita, si potrebbe giungere a oltre 67.000 addetti nel 2020”
Piovani, Fellini e il “suono del vento” – La Giornata Mondiale del Vento è quindi una ricorrenza estremamente importante per l’energia, l’Italia, l’ambiente. E’ bello che alle parole spese da Togni si affianchino le immagini poetiche e il ricordo di Fellini evocato dalle parole di Piovani: “il suono del vento, possiede una magia che era ben nota a Federico Fellini (non lo chiamava mai rumore), quel soffio che dava un colore magico a immagini naturalistiche. Quando in un viaggio al sud di Italia mi compare sulla linea d’orizzonte la sfilata di mulini che abbracciano l’aria con le loro maestose pale eoliche, non riesco a considerarle uno sfregio ambientale. Guardo invece con stupore immaginando che stiano rubando, ai venti preziose, segrete energie per darle a noi uomini, come fece Prometeo col fuoco“.
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