Giornata Internazionale contro l’omofobia: in Italia ancora discriminazioni

Giornata Internazionale contro l'omofobia: si celebra oggi in tutto il mondo e vuole portare ad una riflessione sulla violenza, fisica o morale, legata all'orientamento di genere. Cosa succede in Italia? Dai sondaggi Andos e Gay Center fino alle proposte di legge che fanno discutere.

Ventitré anni fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie. Oggi si celebra la nona Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, conosciuta come IDAHOBIT. Fu ideata da Louis-George Tin ed è stata celebrata per la prima volta nel 2005. La giornata ha lo scopo di creare un momento di riflessione per denunciare e lottare contro ogni forma di violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale. Passi avanti, rispetto al 1990, ne sono stati fatti, ma la situazione non è ancora delle più rosee. Concentriamoci sull’Italia e prendiamo come riferimento due sondaggi realizzati per questa giornata: il primo è quello dell’Andos, l’associazione nazionale contro le discriminazioni da orientamento sessuale; il secondo, invece, è del Gay Center e della cooperativa T6.

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I dati – Secondo l’Andos, oltre il 90% degli omosessuali almeno una volta nella vita si è sentito discriminato dalla società, ma il dato che più fa riflettere è che nel 30% dei casi, questa sensazione si è avvertita in contesti come quello della famiglia e delle amicizie. Livelli di omofobia alti sono registrati anche dal sondaggio del Gay Center. Questo sondaggio è stato proposto a 3500 studenti di scuole romane, per il 55% dei quali in Italia gay e lesbiche sono discriminati. Il 6% degli intervistati ammette di essere omosessuali e la metà di loro afferma di essere stato discriminato in classe. Altri luoghi di discriminazione risultano essere la famiglia, i locali pubblici, i media e internet. La scuola sembra essere il luogo dove il bullismo di matrice omofoba è molto frequente, dato che si può riscontrare anche nelle cronache recenti. Molto spesso, però, l’odio verbale si trasforma in violenza fisica. Nel rapporto dell’Arcigay si legge che nel 2012 sono stati sette gli omicidi di omosessuali e transessuali a cui si uniscono le tre vittime del 2013.

 

La proposta di legge della Rete Lenford –La denuncia e il contrasto all’omofobia devono costituire un impegno fermo e costante non solo per le istituzioni, ma per la società tutta”. Sono le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, in un messaggio per la Giornata Mondiale contro l’omofobia, ha espresso la sua vicinanza alle vittime di violenza e ha invitato tutta la società a vigilare sui fenomeni di esclusione. Ieri è stata presentata una proposta di legge per contrastare l’omofobia, firmata da 221 deputati e realizzata dalla Rete Lenford, che mira a completare la legge Mancino-Reale con l’inserimento delle uniche condizioni personali che finora erano escluse dall’elenco previsto dalla legge: l’identità di genere e l’orientamento sessuale.

 

In Italia pochi diritti e molta discriminazione – Per quanto riguarda i diritti delle persone omosessuali nel nostro paese, stando alla Rainbow Europe Map dell’ILGA, l’International Lesbian & Gay Association, l’Italia si colloca al 36° posto in Europa per la sua scarsissima percentuale di protezione dei diritti delle persone omosessuali, transessuali e bisessuali: il 19%. E fa inorridire sentire che l’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati ha riconosciuto, qualche giorno fa, l’estensione della tutela previdenziale anche al compagno dello stesso sesso. Privilegio, questo, accordato solo ai deputati e che sottolinea, nuovamente, l’enorme divario che esiste tra la società civile e il Palazzo.

Augusto D’Amante

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    […] un episodio di omofobia per le strade della Capitale. In questi giorni all’ingresso del Circolo di Cultura Omosessuale […]

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    […] e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli”, recita parte del testo (leggi qui per saperne di […]