Giorgia Meloni contro i matrimoni gay.
Meloni contro gli stessi diritti per tutti/e – Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una dichiarazione contro i matrimoni gay, fornendo delle motivazioni alquanto deboli: “No al matrimonio tra persone dello stesso sesso: sarebbe una spesa enorme per lo Stato e un’inaccettabile apertura alle adozioni gay. Fratelli d’Italia si batterà in Parlamento contro il ddl Cirinnà che introduce la “stepchild adoption” e apre di fatto le porte all’utero in affitto. Per noi le priorità sono altre: sostenere la famiglia tradizionale e la natalità e difendere il sacrosanto diritto di un bambino ad avere un padre e una madre”.
I commenti sul web – Molte persone si sono indignate e hanno commentato duramente il post discriminatorio pubblicato da Giorgia Meloni. Alcuni dei commenti sono stati: “Anche tu sei una spesa per lo Stato, eppure ti manteniamo anche noi cittadini omosessuali” oppure: “Ciao Giorgia Meloni, da cittadina italiana lesbica mi sento molto offesa da questa tua dichiarazione. Perché io pago le tasse, lavoro, conduco una vita da brava ragazza e come tale vorrei essere riconosciuta”. Inoltre, in merito alla recente conquista sui diritti civili riguardo all’approvazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in Irlanda (leggi qui), alcune persone hanno commentato: “Cara Giorgia Meloni, dovete rassegnarvi: altrove è già primavera e prima o poi sboccerà anche qui. Perché non potete fermare il vento, gli fate perdere solo tempo. Fatevene una ragione, arrendetevi alla civiltà”.
La situazione in Italia – E così, mentre in Irlanda, paese per l’85% cattolico, tutti/e sono uguali, in Italia si stenta ancora a garantire gli stessi diritti a tutti e a tutte, discriminando fisicamente e psicologicamente buona parte dei cittadini e delle cittadine. In Italia, un recente sondaggio afferma che il 55% della popolazione sarebbe favorevole all’estensione dello stesso diritto a tutti e a tutte. A Roma, il 21 maggio si è tenuto il Celebration Day, in occasione del quale il registro delle unioni civili di Roma Capitale, approvato lo scorso 28 gennaio con la prima delibera 2015 dell’Assemblea Capitolina, si è riempito delle prime 17 coppie, omosessuali e non, in presenza del sindaco Ignazio Marino. Immediatamente, contro le dichiarazioni di Giorgia Meloni, è nata una campagna sul web (I Sentinelli di Milano) secondo cui si invitano le persone a postare la propria foto sul diario di Meloni, dichiarando di sentirsi discriminate/i.
COMMENTI
Le priorità sono altre… come osteggiare riforme che riempiano i vuoti civili creati dall’arretratezza di una societa cristiana bigotta, invece che occuparci di fermare riforme e disegni di legge che stanno distruggendo le fondamenta istituzionali del nostro paese. Che schifo tutta questa incoerenza.
[…] fronte a delinquenti senza legge che rubano e uccidono il buonismo è complicità. Ora BASTA!” (leggi qui di Meloni). Nel frattempo, causa dei commenti razzisti degli italiani sui social network e della crescente […]
[…] ddl Cirinnà, il decreto legge sulle unioni civili che porta il nome della senatrice dem prima firmataria del decreto, desta ancora dubbi. Lo scoglio […]