Garofano Verde XXII Edizione

Garofano Verde XXII Edizione

Per tre giorni presso il Teatro India di Roma è stata presentata la XXII edizione de il Garofano Verde costituita da tre interessanti momenti di riflessione.

Ed eccoci giunti faticosamente alla XXII edizione de il Garofano Verde- Scenari di Teatro Omosessuale, rassegna voluta e creata da Rodolfo Di Giammarco. Ed anche per quest’anno, nonostante i fasti passati, in edizione ridotta e sintetica grazie all’abbandono delle istituzioni e le tre serate di cui è composta la manifestazione sono dei reading a partecipazione amichevole degli artisti e non degli spettacoli compositi e articolati com’era stato per il passato. Ma la passione ( l’impegno) è tanta ed è solo grazie al sostegno del Teatro di Roma e di Società per Attori che la manifestazione è presente anche nel 2015 presso il Teatro India di Roma. La prima serata è a cura di Licia Lanera, artista carismatica e poliedrica, che mette mano a Orgia di Pier Paolo Pasolini per concentrarsi sul personaggio protagonista del dramma, l’Uomo, restituendoci un resoconto nitido e preciso. Quest’Uomo Pasoliniano è un diverso, di quella diversità che corrode, che distrugge, che porta all’auto/cancellazione di sé, al suicidio. E l’autrice/attrice cala su di sé tutta la straziante sofferenza di quel malessere. Inteso come un audiolibro, il calvario di quest’Uomo è raccontato ad un microfono – per tutta la durata – in un auto-lettura, in un auto-analisi con sovrapposizioni sonore che risultano particolarmente efficaci. E in questo gioco di tradimenti ci dimentichiamo che ad interpretare un personaggio maschile sia una donna. La diversità divide le persone ma semplicemente perché non ci si capisce, non ci si comprende, è tutto lì il difficile problema dell’accettazione.

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La seconda serata vede all’opera l’attore ed autore calabrese Saverio La Ruina, pluripremiato, cofondatore del gruppo Scena Verticale e che della semplice e pura narrazione teatrale ne ha fatta la sua bandiera, ed è una bandiera che sventola molto in alto. Difatti nello striminzito spazio di un proiettore a pioggia, una piccola sdraio, ed una lapide con l’effige si sua madre – Giuseppe – il personaggio da lui evocato, ripercorre sensibilmente tutto il corso della propria esistenza. Ma quanta sofferenza bisogna attraversare per arrivare a riconoscere il grande amore? È veramente necessario confessare e dio solo sa con quale strazio alla persona più cara, la mamma, che quell’amore ormai giunto non comprometterà l’amore filiale? Giuseppe chiede solo di poter occupare un piccolo posto nella società e nel cuore di sua madre seppur morta e quel cerchio di luce sul palcoscenico che lo imprigiona sembra esserne la prova, Giuseppe vorrebbe poter praticare l’intero spazio scenico ma quell’amore proibito non glielo permette poiché lui è un masculo che ama altri masculi.

La terza e conclusiva serata è dedicata a Tindaro Granata, autore di Antropolaroid, spettacolo bellissimo per il quale ha ricevuto molteplici riconoscimenti, e che scrive per l’occasione un testo intitolato Geppetto e Geppetto. Tony e Luca sono una coppia consolidata, dieci anni insieme, ad un certo punto del loro percorso desiderano avere un bambino tutto loro, frutto del loro amore. Purtroppo per le leggi italiane non è prevista l’adozione per coppie omosessuali e l’affido per loro è troppo rischioso, decidono quindi di andarsene all’estero e grazie ad un utero in affitto potranno come il Geppetto Collodiano ‘costruirsi’ il loro bimbo, da crescere con amore e con attenzioni. Le cose però non sempre vanno come si vorrebbe e il piccolo Matteo, ormai ha nove anni, perde Papo Tony per un tumore fulminante, si da il caso che dovendolo riconoscere all’epoca lo riconobbe proprio Tony e dunque Luca per lo stato italiano non è nulla e quindi il bambino verrà prelevato a scuola e portato via dagli assistenti sociali. Sarà necessaria la testimonianza del bambino davanti ai giudici affinchè venga dato in affido a Luca, genitore altrettanto legittimo e naturale. Rivedremo poi i due, padre e figlio, in un acceso scontro quando quest’ultimo, trentenne, si sente vittima delle contraddizioni vissute ed è forse il momento drammaturgicamente più interessante dell’intensa riflessione di Tindaro Granata. Una crisi generazionale provocata non solo dai fattori contingenti che ha generato figli confusi e sbandati. Con l’autore in scena ci sono anche gli attori del gruppo Proxima Rex tutti materialmente accorati.

GAROFANO VERDE – Scenari di Teatro Omosessuale

Edizione XXII

La Donna nell’Uomo

di e con Licia Lanera

15 settembre

Musculu e Fiammina

Di e con Saverio La Ruina

16 settembre

Geppetto e Geppetto

Di e con Tindaro Granata

17 settembre

Teatro India, Roma

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