Eccoci alla nostra consuetarecensione settimanale di Game of Thrones. In questo episodio, manco a dirlo, abbiamo assistito ad una vera e propria carneficina
Eccoci alla nostra consueta recensione settimanale di Game of Thrones. In questo episodio, manco a dirlo, abbiamo assistito ad una vera e propria carneficina; ma andiamo con ordine.
Game of Thrones 7×04 recensione: gli Stark ripopolano Grande Inverno
Dopo Sansa e Brandon anche Arya fa ritorno a Grande Inverno, mostrando a tutti quanto sia cambiata e abile con la spada. La conquista di Alto Giardino per mano dell’esercito dei Lannister, guidato da Jaime, porta viveri e oro, quest’ultimo destinato a saldare il debito che ha in sospeso con la Banca di Ferro. Questo non solo fa guadagnare a Cersei il rispetto ma anche il favore della Banca che ora più che mai potrebbe fare la differenza alle soglie dell’imminente guerra.
Game of Thrones 7×04 recensione: mai far arrabbiare Daenerys
A Roccia del Drago, Jon Snow ha finalmente trovato il giacimento di vetro di drago e con esso fa anche un’un’importante scoperta: le caverne dell’isola custodiscono anche antichissime incisioni da cui si evince che i Figli della Foresta un tempo combattevano a fianco degli uomini proprio contro gli Estranei. Questo è un altro argomento che Jon usa per convincere Daenerys all’alleanza contro il vero nemico. Tuttavia le cattive notizie non tardano ad arrivare e ben presto la Madre dei Draghi apprende della disfatta della sua flotta e dell’inutilità della conquista di Castel Granito. Vi lascio solo immaginare i cinque minuti che deve aver passato Tyrion Lannister. Daenerys è inferocita, il suo primo pensiero è guidare i suoi draghi alla distruzione della Fortezza Rossa. Jon riesce però a farla desistere da un atto che avrebbe portato a vittime innocenti e soprattutto a presentarla a Westeros come la degna figlia di suo padre, anzichè come la Regina capace di cose incredibili. La rabbia della Targaryen viene così dirottata sull’esercito Lannister in sosta sulle sponde di un lago ad attendere le ultime scorte di grano. Mettete una bionda imbestialita in groppa ad una bestia alata sputa fuoco, più qualche migliaio di selvaggi a cavallo assetati di sangue e avrete il massacro perfetto. Quando tutto sembra andare in cenere, Ser Bronn riesce a raggiungere lo scorpione di Qyburn su uno dei carri e ad arpionare il drago in volo. Daenerys è costretta ad atterrare per estrarre l’arpione dalla spalla del suo drago: Jaime vede l’occasione per infilzare la donna e cavalca verso di lei con la lancia puntata. Purtroppo per lui il drago, seppur ferito, è ancora vigile e nel momento in cui percepisce il pericolo per la sua mamma mostra al giovane Cavaliere tutte le arcate dentarie ma prima che il suo alito di fuoco arrostisca il rampollo di casa Lannister, Ser Bronn lo salva gettandolo nel lago. L’episodio si chiude con il nostro Jaime che affonda gravato dal peso della sua armatura.
Game of Thrones, personaggio femminile della puntata: Daenerys Targaryen, mai far arrabbiare una bionda platino
“Dracarys!”. Ogni volta che lo sento pronunciare mi viene la pelle d’oca: alzi la mano chi non vorrebbe un fighissimo drago incendia tutto. Dopo un episodio in cui ha dominato Cersei mi sembrava giusto che la Madre dei Draghi non si prendesse una piccola rivincita. Il suo piano è andato in fumo, la cosa le brucia assai e cosa c’è di meglio se non rendere pan per focaccia? Le sue entrate sono, come sempre, spettacolari ma questa le batte tutte. Entrate spettacolari a parte, il personaggio di Daenerys si è evoluto parecchio dal primo episodio: da ragazzina timida e ingenua è diventata una Regina che sa cosa vuole ma purtroppo nonostante i buoni propositi ogni tanto inciampa nel vizio di famiglia. Il suo sangue è caldo e quando si surriscalda sembra voler prendere la via più facile ma anche la più distruttiva. Ha un grave peso da portare con sé che va al di là della conquista dei Sette Regni, ovvero creare un mondo fatto di cose incredibili come la pace e la giustizia raggiunte con mezzi che non vadano ad opprimere o a far soffrire gli innocenti. La giovane Targaryen cammina sui carboni ardenti, è una fortuna per lei non sentir dolore. Personalmente faccio il tifo per lei perchè il modo ha bisogno di una salvatrice e i suoi intenti sono nobili, mi auguro che tenga fede ai buoni propositi.
Elisabetta Gattulli
COMMENTI
[…] Morghulis e benvenuti ad una nuova recensione di Game of Thrones. Ragazzi siamo giunti al terz’ultimo episodio: altre due settimane e ci ritroveremo nuovamente […]