I fan sono rimasti col fiato sospeso in questo ultimo episodio andato in onda di Game of Thrones dove, nel giro di 57 minuti, molti giochi si sono ribaltati
I fan sono rimasti col fiato sospeso in questo ultimo episodio andato in onda di Game of Thrones dove, nel giro di 57 minuti, molti giochi si sono ribaltati. Ecco la nostra recensione dell’episodio 7×03 di Game of Thrones e l’incoronamento del personaggio femminile della terza puntata.
Game of Thrones 7×03 recensione
Lo scorso episodio si era chiuso con la flotta di Euron Greyjoy che annientava buona parte di quella dei nipoti, con Yara tratta prigioniera e Theon che se la dava a gambe (e bracciate) abbandonando la nave e la sorella con la lama dell’ascia dello zio puntata alla gola. Un uomo senza palle di nome e di fatto. Ellaria e la figlia Tyene vengono condotte ad Approdo del Re mentre il resto delle Serpi delle Sabbie giace penzoloni sulle prue delle navi date alle fiamme: Euron ha mantenuto la promessa fatta a Cersei portandole un dono speciale: l’assassina di Myrcella. La Regina è pronta a dispensare Giustizia. Avrebbe potuto condannare Ellaria alla stessa sorte di Oberyn e lasciare che la Montagna le aprisse il cranio come un uovo ma Cersei preferisce ripagare la madre delle Serpi delle Sabbie con la medesima moneta e condanna Tyene al bacio del “Lungo Addio” ed Ellaria ad assistere giorno dopo giorno alla decomposizione del corpo della figlia, incatenata ed impotente.
A Roccia del Drago, finalmente gli ultimi superstiti di casa Targaryen si riuniscono: zia e nipote si trovano faccia a faccia senza tuttavia sapere di avere lo stesso sangue. Entrambi vorrebbero qualcosa dall’altro ed entrambi si stupiscono di non ottenerlo: Daenerys incontra la resistenza del Re del Nord a riconoscerla quale legittima erede al Trono di Spade e Jon rimane deluso nell’apprendere che la battaglia contro gli Estranei sembra non interessare la giovane Targaryen. La saggezza di Tyrion ha la meglio e riconosce che al momento un’intesa fra i due non può esserci semplicemente perchè i rispettivi obiettivi non coincidono ma fortunatamente nessuno vuol pestar i piedi all’altro, per cui convince Daenerys a permettere a Jon di estrarre il vetro di drago dall’isola, così facendo aiuterà la causa del Nord e si guadagnerà un futuro alleato.
E finalmente dopo ben 6 stagioni e 2 episodi le parole di Tyrion su come conquistare Castel Granito ce la spalancano davanti agli occhi e, signori miei, è di un’imponenza unica: arroccata su un’alta scogliera, maestosa ed inespugnabile fa un baffo alla Fortezza Rossa. Conquistarla sembra facile grazie al passaggio segreto costruito da Tyrion anni prima ma qualcosa non convince Verme Grigio che sta guidando i suoi Immacolati: dov’è la potente fanteria dei Lannister? Ben presto si accorge che quella scambiata per astuzia in realtà è una trappola: la flotta lasciata in mare viene attaccata da Euron Greyjoy (ma è dappertutto?), le scorte di cibo raziate. La conquista della Fortezza è solo uno specchietto per le allodole: non solo gli Immacolati sono ora bloccati a Castel Granito ma non hanno nè cibo nè i mezzi per tornare a Roccia del Drago. Nello stesso momento il vero esercito dei Lannister punta dritto ad Alto Giardino la cui sconfitta è immediata. Lady Olenna guarda dall’alto l’avvicinarsi del suo destino e attende Jaime rassegnata. Il giovane cavaliere, da vero signore, concede alla donna una morte rapida, indolore e dignitosa porgendole un calice di vino avvelenato. La regina di Spine non può non cogliere l’ironia di quella coincidenza e rivela infine che è lei la vera responsabile della morte di Joffrey, togliendosi quest’ultima soddisfazione contro Cersei.
A Città Vecchia Jorah Mormont, sottoposto alle cure pionieristiche di Sam Tarly, guarisce dal Morbo Grigio ed è ormai pronto per ricongiungersi alla sua Regina. Bran Stark fa ritorno a Grande Inverno consapevole del nuovo e fondamentale ruolo che dovrà ricoprire.
Game of Thrones, personaggio femminile della puntata: Cersei Lannister
Il personaggio femminile di questo episodio di Game of Thrones è Cersei Lannister. Il personaggio fin dalle prime battute si è mostrato meschino e crudele, per alcuni tratti anche parecchio sfortunato: tante macchinazioni che poi le si ritorcono contro e tante cattiverie che le fanno guadagnare solo disprezzo e umiliazioni. Ha sicuramente mostrato più di una volta un lato umano ma il suo personaggio non si è mai riscattato, ha continuato a sprofondare nella fossa dei malvagi, diventando grande nel commettere atrocità. In più occasioni in quest’episodio è stata definita “un mostro” capace di compiere l’inimmaginabile. È il personaggio della settimana perchè è diventata intoccabile, sicura di sé, non teme più di nascondere il fratello nel suo letto e nel giro di un episodio ha ribaltato totalmente la sua situazione. Cersei incarna perfettamente la donna che nessuno ammira ma a cui tutti vorrebbero assomigliare.
Elisabetta Gattulli
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