Lo scorso 31 Ottobre il mondo dell’architettura ha perso un pezzo importante della sua storia: all’età di 84 anni, in silenzio, se n’è andata Gae Aulenti, signora dell’architettura nota in tutto il mondo e pioniera degli archistar.
Lo scorso 31 Ottobre il mondo dell’architettura ha perso un pezzo importante della sua storia: all’età di 84 anni, in silenzio, se n’è andata Gae Aulenti, signora dell’architettura nota in tutto il mondo e pioniera degli archistar.
Una vita per l’architettura – Gae Aulenti nasce nel 1927 a Palazzolo dello Stella, in provincia di Udine, da Aldo Aulenti e Virginia Gioia. Fin da subito, nella sua adolescenza, mostra una propensione per l’arte e per il disegno, passione che la porta a laurearsi in Architettura al Politecnico di Milano nel 1953. La Aulenti si inserisce, ben presto, nel contesto professionale milanese mostrando spiccate competenze nell’allestimento e nel restauro architettonico. Essa si impegna fortemente nel recupero dei valori architettonici del passato, ponendosi come esponente di una ricerca storico-culturale che si oppone al razionalismo. Dal 1955 al 1965 fa parte della redazione dell’importante rivista Casabella–Continuità sotto la direzione di Ernesto Nathan Rogers, per il quale diviene assistente per la cattedra di Composizione Architettonica al Politecnico di Milano. Più tardi il suo nome si lega a quello della famosa azienda Olivetti, per la quale progetta uno showroom a Buenos Aires e la celebre lampada da tavolo Pipistrello. Ciò le dà una certa notorietà: Gianni Agnelli la chiama per affidarle la ristrutturazione del suo appartamento nel quartiere milanese di Brera e numerose altre opere commissionate sempre per la sua famiglia. A partire dagli anni ’70 partecipa a diverse mostre internazionali; negli anni ’80 e ’90 realizza importanti interventi: tra i più celebri si possono citare la riqualificazione della Gare d’Orsay e il conseguente allestimento del Museo d’Orsay al suo interno, il restauro di Palazzo Grassi a Venezia, il Padiglione italiano all’EXPO ’92 a Siviglia, il restauro del Palazzo Pubblico di San Marino, la ristrutturazione delle ex-scuderie papali al Quirinale a Roma; nel 2005 costituisce la Gae Aulenti Architetti Associati, realizzando, nell’ultimo decennio, rilevanti progetti d’architettura. Prima della sua scomparsa, il 16 Ottobre 2012 ha ricevuto il premio alla carriera alla Triennale di Milano, che ha voluto ritirare con immenso entusiasmo nonostante la malattia che la affliggeva da tempo.
L’insegnamento di Gae Aulenti – L’eredità lasciataci dalla Aulenti è davvero enorme: essa, con il suo forte carattere e la sua tenacia, è riuscita a farsi strada e ad imporsi in un mondo fortemente maschilista quale quello dell’architettura di metà ‘900. Una donna estrosa, creativa, sofisticata, che non si è piegata alla evidente distinzione sessista del periodo, che non si estendeva solo al campo lavorativo ma anche all’intera vita quotidiana. Con la sua scomparsa non se ne è andata solo una valida professionista che il mondo intero ci ha invidiato, ma anche una grande donna.
Simona Loparco
COMMENTI
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