Erano gli anni 60’ quando una giovane donna si ribellò alla cultura patriarcale che voleva le donne sottomesse all’uomo anche dal punto di vista civile. Il suo nome è Franca Viola, emblema di una lotta contro una cultura maschilista e contro la dignità della donna. La prima donna a denunciare uno stupro e a rifiutarsi di fronte a un a matrimonio riparatore.
Erano gli anni 60’ quando una giovane donna si ribellò alla cultura patriarcale che voleva le donne sottomesse all’uomo anche dal punto di vista civile. Il suo nome è Franca Viola, emblema di una lotta contro una cultura maschilista e contro la dignità della donna. La prima donna a denunciare uno stupro e a rifiutarsi di fronte a un a matrimonio riparatore.
La storia di Franca Viola, donna coraggio – La giovane Franca Viola, appena quindicenne, abitava ad Alcamo in Sicilia, quando fu data in mano a Filippo Melodia, nipote di un noto mafioso e membro di una famiglia benestante. Quando il padre scoprì che il ragazzo fu accusato di furto e che apparteneva a una banda mafiosa, si rifiutò di affidargli la figlia. Questo gesto non gli fu perdonato tanto che cominciarono le minacce, ma il padre restò fermo sulla sua decisione. Filippo non si arrese e un giorno, il 26 dicembre 1965, con la sua banda, si presentò dinanzi la casa di Franca Viola malmenando la madre e rapì la giovane, tenendola segregata in un caseggiato. Così racconta lei stessa: “Rimasi digiuna per giorni e giorni. Lui mi dileggiava e provocava. Dopo una settimana abusò di me. Ero a letto, in stato di semi-incoscienza”. Il covo fu trovato e Franca salvata. Filippo fu arrestato ma sperò nel matrimonio riparatore com’era in uso a quei tempi. Franca si rifiutò preferendo l’attributo di “Svergognata” al matrimonio d’onore come prevedeva persino la legge italiana fondata sulla cultura patriarcale: bisognerà infatti aspettare il 1981 perché parole come “matrimonio riparatore” e “delitto d’onore” escano dal vocabolario del codice civile, termini che legittimavano la violenza sulle donne da parte degli uomini.
Petizione per inserire Franca Viola nei libri di storia – Franca Viola diventa così il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. E proprio in questo periodo si vuole inserirla nei libri di scuola, ancora carichi di una cultura maschilista che continua a formare generazione dopo generazione una cultura stereotipata della donna. Nei libri scolastici, infatti, la donna è poco presente e lì dove c’è, è descritta in maniera sessista. Attraverso una petizione la scrittrice e giornalista Mila Spicola ha lanciato l’iniziativa per ottenere l’inserimento di Franca Viola, donna coraggio, nei libri di storia come la prima donna che ebbe il coraggio di denunciare un abuso sessuale da parte di un uomo. Troppe donne infatti, subiscono in silenzio per paura e per cultura. L’esempio di Franca Viola potrebbe aprire gli occhi a quante vivono o hanno vissuto le medesime violenze. Oggi Franca ha una famiglia e Filippo è in carcere. Il coraggio di difendere la propria dignità e i propri diritti è stato premiato.
Federica Scorpo
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