Foglia artificiale: l’invenzione che replica la natura

Foglia artificiale: l’invenzione che replica la natura

La foglia artificiale del futuro

I precedenti – Era il 2011 quando al Mit, il Massachussetts Institute of Technology, un team di riceratori gudati da Daniel Nocera aveva presentato una foglia artificiale in grado di replicare sostanzialmente i processi di fotosintesi cui vanno incontro le foglie in natura. La foglia artificiale messa a punto dal team era in grado, una volta messa a contatto con l’acqua, di separare le componenti di idrogeno e di ossigeno e di accumularle in una speciale cella; la foglia artificiale aveva, infatti, una “cella combustibile” in grado di generare, tramite le componenti accumulate, energia elettrica pulita e quindi ecosostenibile: basterebbero 4 litri di acqua per far sì che la foglia sia in grado di generare energia elettrica in grado di alimentare i consumi di una abitazione.

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Natura alla Julian Melchiorri –  “La soluzione che ho sviluppato è il primo materiale fotosintetico, costituito da materiale biologico e in grado di ‘respirare’ come una foglia” afferma Julian Melchoirri, del Royal College of Art, ideatore di questa straordinaria e “nuova” foglia artificiale. Questa foglia artificiale unica nel suo genere è stata messa a punto da Melchiorri durante un corso di ingegnerizzazione di design in collaborazione con la Tuft University. La foglia artificiale di Melchiorri è realizzata con materiale estratto dalle fibre della seta: è all’interno delle proteine della seta che sono stati “piazzati” i cloroplasti delle piante. La foglia artificiale si chiama, infatti, “Silk leaf”, foglia di seta, ed è in grado di consumare pochissimo e “comportarsi” come una vera foglia naturale.

Applicazioni e prospettive – L’idea di Melchiorri è ambiziosa e potrebbe segnare una svolta green in moltissimi ambiti. La sua foglia artificiale è, infatti, in grado di utilizzare anidride carbonica acqua e luce per creare ossigeno. Una “foglia salva vita” potrebbe essere l’invenzione di Julian; la pianta artificiale potrebbe essere utilizzata per aumentare la presenza di ossigeno là dove scarseggia, per esempio durante le spedizioni nello spazio. Ma ciò che ha in mente Melchiorri è ancor di più alla portata di tutti i giorni, vicino quindi ad una applicazione quotidiana: “potrebbe essere applicata per applicazioni estere – afferma Melchiorri – come facciate e sistemi di ventilazione. L’aria esterna potrebbe passare attraverso questi filtri biologici e portare aria pulita a noi”. La foglia artificiale potrebbe quindi essere una fonte di “ossigenazione pulita”. Immaginiamola applicata all’esterno di grattaceli: i vantaggi potrebbero essere considerevoli.

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    […] e zero spesa per l’acquisto dei materiali: una forma d’arte dettata direttamente dalla natura, è il sole stesso, attraverso l’abile mano di Jordan Mang-osan, a farsi artista. Le opere si […]