Figli naturali e legittimi: stessi diritti

Sì all’equiparazione dei nascituri. Per tutti i figli, dopo anni di aspre lotte sociali e penali, finalmente la svolta: sia per quelli nati all’interno o fuori dal matrimonio si avranno gli stessi diritti. La data è il prossimo Cdm quando il governo darà il via libera alla normativa sull’equiparazione dei figli naturali e dei figli legittimi. Il testo, frutto del lavoro della Presidenza del Consiglio e del  ministero degli Interni, Giustizia, Politiche sociali ed Economia, prenderà la forma di un decreto legislativo che, prendendo spunto dalla legge n. 219 del 2012, aveva bisogno di alcuni importanti aggiustamenti. La normativa che equipara i figli naturali a quelli legittimi, infatti, già c’era ed era stata approvata dalla Camera il 27 novembre dello scorso anno, a larga maggioranza.

Tra nascituri nessuna differenza –  ”La parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione sia all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo”. Questo il testo della norma, che indica anche diritti e doveri dei figli e, inoltre, affida al governo una delega per la revisione, da approntare entro 12 mesi, delle disposizioni vigenti in materia di filiazione.

La revisione alla norma – Il governo era chiamato a intervenire per sostituire i riferimenti ai figli naturali e a quelli legittimi, a modificare la disciplina del riconoscimento dei bambini nati fuori dal matrimonio, a unificare le disposizioni che disciplinano i diritti e i doveri nei confronti dei figli legittimi o naturali che siano. Soprattutto ha provveduto ad adeguare la disciplina delle successioni e delle donazioni al principio di unicità dello stato di figlio. Su questi punti, che mirano ad eliminare ogni discriminazione tra i figli compresi quelli adottivi, si concentrerà il decreto legislativo che il governo si appresta a presentare, con un testo che modificherà le leggi vigenti.