Festival del cinema di Venezia: “La Trattativa” della Guzzanti

Festival del cinema di Venezia: “La Trattativa” della Guzzanti

Non mancano polemiche per il nuovo film di Sabrina Guzzanti

La satira di Sabrina Guzzanti al Lido- Sabrina Guzzanti, attrice e regista italiana di forte vena satirica, ha portato ieri a la 71esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia il suo ultimo film, “La Trattativa” (ecco il trailer) sui rapporti Stato-mafia  negli anni ’90 . La Guzzanti ha impiegato ben quattro anni per concludere il film essendosi confrontata con testi, filmati, verbali e giornali utili a ricostruire i fatti storici. Far luce sulla storia contemporanea è lo scopo della Guzzanti che già in altre occasioni ha affrontato temi “scomodi” come Draquila-L’ Italia che trema (2010) sugli eventi in seguito al sisma a L’Aquila, la commedia Le ragioni dell’aragosta (2007) e Viva Zapatero! (2005) sulla libertà di espressione.

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“La trattativa” tra documentario e messa in scena- Lo stile che Sabrina Guzzanti decide di applicare in questo film è davvero particolare: da un lato in pieno stile documentarista, si serve di filmati di repertorio e dall’altra si ispira ad una vera e propria messa in scena di fatti realmente accaduti con l’ausilio di attori. Gli eventi sono ricostruiti attraverso le immagini originali dell’uccisione di grandi eroi della metà degli anni ’90 che lottarono contro la mafia come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e interviste a pentiti e politico come al politico Nicola Mancino. Si mescola alla realtà, spettacolari piece teatrali dove gli attori interpretano i personaggi presi in causa come magistrati, mafiosi e vittime per inscenare avvenimenti reali.

Polemiche- Se il documentario è stato ben accolto dalla critica presente in sale ma promette di scatenare numerose polemiche non solo per la locandina che rappresenta lo stemma della Repubblica Italiana con all’interno la sagoma con coppola e con in mano un fucile. Come affermò Borsellino in un’intervista: “Non è che se un politico viene assolto vuol dire che è innocente, ma che non sono state trovate prove per condannarlo. L’opinione pubblica però dalla conoscenza di alcuni fatti può trarre le sue conclusioni”. La parola ora al pubblico che potrà vedere il film dal 9 ottobre distribuito da BIM.

Luciana Travierso

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