I numeri – I numeri parlano chiaro, nonstante le iniziative, le campagne di sensibilizzazione, le donne continuano a morire. Il femminicidio, vero e p
I numeri – I numeri parlano chiaro, nonstante le iniziative, le campagne di sensibilizzazione, le donne continuano a morire. Il femminicidio, vero e proprio cancro sociale, ha posto salde radici nel nostro Paese, a tal punto da far registrare circa un caso ogni tre giorni. Nel 2012 i casi di femminicidio erano stati 124, nel 2013 si è passati a 177 casi. A colpire le donne sono nella maggior parte dei casi persone vicine, come mariti, compagni, fidanzati, o ex, persone apparentemente insospettabili che in privato, mostrano il loro lato più bestiale e violento, sfogandosi con donne la cui unica colpa è spesso quella di essere restate.
Nella maggior parte sono delitti premeditati – A proposito di femminicidio, spesso i mass media riferiscono i delitti parlando di un generico raptus omicida scatenato da una morbosa gelosia. L’assassino apparentemente insospettabile, perde le staffe e uccide la sua compagna. In questo modo, tuttavia, si rischia per banalizzare i vari casi di femminicidio, ognuno dei quali ha la propria specificità e di ridurli tutti ad una stessa fenomenologia: dalla gelosia al raptus omicida, fornendo in questo modo anche una sorta di “attenuante” all’assassino. In realtà sono pochissime le volte in cui una donna viene uccisa a seguito di un gesto improvviso, nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di delitti accuratamente premeditati, in modo da non lasciare tracce.
Alcune vittime – Riferire i nomi di tutte le vittime di femminicidio dell’anno in corso, purtroppo sarebbe impossibile, sono troppe. Vittime come Veronica Valenti, massacrata con 60 coltellate dall’ex fidanzato senegalese, come Giuseppa Corvi, uccisa a colpi di martello dal marito. Spesso vittime ulteriori di questi delitti sono i bambini, come nel caso di Maria Stella Puntillo, uccisa insieme ai suoi due figli, Luca e Chiara o come Cristina Omes, vittima del marito Carlo Lisi, che oltre a lei ha ucciso i loro due figli, due bambini di 5 anni e 20 mesi.
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[…] ha ucciso con un colpo di pistola alla testa la giovanissima moglie sue coetanea. L’ennesimo femminicidio in Italia nel 2015 – oramai non si contano più le vittime per l’elevato numero – è accaduto a Roma intorno […]
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