Femminicidio Italia: la Camera approva la mozione contro la violenza sulle donne

Femminicidio Italia: la Camera approva la mozione contro la violenza sulle donne

Ieri pomeriggio la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la mozione contro la violenza sulle donne e il femminicidio.

Ieri pomeriggio la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la mozione contro la violenza sulle donne e il femminicidio. Finalmente il Governo italiano si sta mostra ndo interessato alla tematica, molto discussa dall’opinione pubblica negli ultimi anni, che riguarda la violenza subita dalle donne, seviziate, picchiate, violentate, deturpate dai propri uomini, senza alcun pudore.

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Laura Boldrini partecipa alla votazione alla Camera – Per segnalare l’importanza del momento, storico (direi) per la nostra nazione, alla votazione ha partecipato anche la Presidente di Montecitorio, Laura Boldrini, contrariamente a quella che è la prassi in queste occasioni, che vede l’astensione da parte del Presidente dalle votazioni della Camera. Tutti i deputati presenti, 521 per l’esattezza, hanno dunque detto sì al documento che fonde al suo interno le numerose mozioni che sono state presentate, di volta in volta, dai vari gruppi parlamentari, per tracciare una sorta di percorso da seguire per debellare il fenomeno del femminicidio e della violenza sulle donne.

I punti chiave per fermare il femminicidio – Vogliamo sottolineare quelli che sono i punti-chiave del documento che è stato approvato ieri pomeriggio alla Camera: in primis, il varo di un nuovo Piano nazionale contro la violenza, le molestie, gli atti persecutori, i maltrattamenti sulle donne, fondato sulla prevenzione, protezione, e certezza della pena. Il piano prevede poi l’istituzione di un Osservatorio permanente nazionale; la formazione specializzata degli operatori; l’aumento di campagne di sensibilizzazione, numeri verdi e numeri di pubblica utilità; la promozione di messaggi pubblicitari; il potenziamento di servizi e assistenza per le vittime e strutture ad hoc.

Iosefa Idem: “Lo Stato deve finanziare queste iniziative per la difesa delle donne” –  ”Per far fronte a un fenomeno sociale e culturale di così vasta portata quale è quello della violenza contro le donne – ha detto il ministro delle Pari opportunità, Josefa Idemsono necessarie risorse finanziarie da parte dello Stato e degli enti territoriali, ed è su questo fronte che intendo impegnarmi per reperire forme di finanziamento durature, anche di derivazione europea, che possano consentire soprattutto ai Centri antiviolenza di poter assicurare, in via continuativa, l’adeguata assistenza alle donne vittime di violenza”.

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