Femminicidio a Benevento: uccisa con 30 coltellate, l’amante confessa: “E’ stato un raptus”

Femminicidio a Benevento: uccisa con 30 coltellate, l’amante confessa: “E’ stato un raptus”

Decine di pugnalate fino a far spezzare la lama: così è stata uccisa Aurora Marino

Benevento: uccisa con 30 coltellate  – Ennesimo caso di femminicidio: teatro dell’orrore questa volta è stato il beneventano dove una donna di 51 anni, Aurora Marino, è stata assassinata con decine di pugnalate. Il suo aguzzino è stato lo stesso uomo di cui Aurora si era innamorata: Damiano De Michele, 34enne, operaio tessile disoccupato. L’uomo, interrogato per ore dagli inquirenti, alla fine ha ceduto ed ha confessato il suo delitto: “Minacciava di rendere pubblica la nostra relazione. E’ stato un raptus”.

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La ricostruzione dei fatti – Colpita con decine e decine di pugnalate, fino a spezzare la lama: è così che è stata uccisa Aurora Marino, la 51enne originaria di Morcone, nel Beneventano. Il corpo della donna è stato ritrovato nel suo appartamento nel centro storico del paese in cui viveva, abitazione che condivideva saltuariamente con l’uomo che amava che si è trasformato poi nel suo assassino. I due avevano allacciato una relazione clandestina da un paio di anni. Damiano De Michele, il 34enne che si è macchiato di un atto così efferato, è separato con due figli avuti dal precedente matrimonio e una nuova compagna che da lui attendeva un figlio; da qualche tempo però aveva allacciato una relazione con Aurora ma non voleva assolutamente che questa relazione clandestina con una donna più matura potesse turbare la sua stabilità familiare. E così, quando la donna, oramai stanca di sotterfugi e bugie, ha minacciato l’uomo di rendere pubblica la loro relazione, Damiano De Michele ha deciso di ucciderla.

Perché si continua a parlare di raptus? – Secondo le ricostruzioni fatte dagli inquirenti che hanno ascoltato le dichiarazioni dell’assassino per tutta la notte, fino a farlo confessare, l’uomo avrebbe accoltellato trenta volta la sua amante, fino a spezzare la lama nel suo corpo oramai senza vita. Dopo averla uccisa, De Michele aveva deciso di sbarazzarsi del cadavere della sua amante, bruciare i suoi vestiti intrisi del sangue della sua vittima e distruggere il cellulare di Aurora, così da cancellare ogni traccia. Qualcosa però è andato storto e sono intervenuti i carabinieri che, ispezionando l’appartamento, hanno trovato il corpo della donna avvolto in una coperta nell’ingresso, pronto per essere bruciato. L’uomo, dopo un lungo interrogatorio, ha confessato il suo delitto, parlando di raptus di follia.

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