Ecco l'ultima protesta del gruppo Femen
Il fatto – Le attiviste di Femen sono note oramai per le loro manifestazioni di protesta eclatanti e spesse volte al centro della critica mediatica. Le dimostrazioni di Femen sono attuate “senza mezzi termini” e mostrano ciò che davvero conta: il dato oggettivo della protesta; lasciando agli altri il compito di catalogare la dimostrazione come “sfrontata ed eccessiva” piuttosto che “decisiva e innovativa”. L’ultima azione dimostrativa è stata svolta come denuncia e “inno di protesta” verso l’ISIS ed è stata innescata anche dal caso recente della diffusione dell’esecuzione del giornalista James Foley in seguito al quale anche altre sono state le reazioni.
Strategie di protesta – L’attivista di Femen, Aliaa Magda Elmahdi, ha pubblicato sabato una foto nella quale lei insieme ad un’altra donna sono inquadrate nude mentre defecano e lasciano cadere sangue mestruale sulla bandiere dell’ISIS. Nella foto Elmahdi è volta verso l’obiettivo mentre l’altra donna, che volge le spalle alla macchina fotografica, è quasi totalmente coperta e mostra il dito medio mentre sulla parte bassa della schiena appare il simbolo di Femen; ai lati, due mitra. La protesta dell’esponente di Femen è chiara e non teme le critiche; il messaggio è eloquente: “ecco come trattiamo le vostre idee” afferma Inna Shevchenko fondatrice di Femen.
Alcune dichiarazioni – Le strategie di protesta non temono di passare all’accusa di violenza o mancanza di rispetto, perché stabilito un termine di paragone con l’oggetto della dimostrazione, ecco che ogni accusa si macchierebbe di ipocrisia. “Chi uccide merita di essere offeso” e Elmahdi e il gruppo di Femen non temono ripercussioni in seguito a questa dimostrazione, non temono di far sentire la loro voce. Afferma Inna Shevchenko “Vogliamo criticare le uccisioni, gli stupri e le esecuzioni pubbliche portate a termine dai fascisti islamici che sono su tutte le prime pagine…” e ancora “Il mondo ha paura, proprio come lo Stato Islamico vuole che sia. Noi diciamo che non bisogna avere paura, ma opporre resistenza”.
COMMENTI
[…] per i diritti delle donne, Osez le feminisme!, Féministes en Mouvement e anche le tanto criticate Femen), che nel frattempo hanno portato una simbolica corona, simulando un funerale, con su scritto […]