Sarà aperta fino al gennaio 2014 a Rimini la mostra “I disegni di Federico Fellini dal Libro dei sogni”. L'esposizione rientra nel Secondo Tempo di “Fellinianno 2013”, una serie di iniziative che la città ha promosso per ricordare il Maestro, nato qui il 20 gennaio del 1920 e morto a Roma 20 anni fa, il 31 ottobre 1993. Fellini infatti, oltre ad essere universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi della storia del cinema mondiale, è stato anche un disegnatore e vignettista, ed esprimeva sulla carta quella stessa immaginazione visionaria che lo ha reso famoso nel cinema.
Sarà aperta fino al gennaio 2014 a Rimini la mostra “I disegni di Federico Fellini dal Libro dei sogni”, curata dalla nipote del regista, Francesca Fabbri Fellini. L’esposizione, inaugurata il 26 ottobre, rientra nel Secondo Tempo di “Fellinianno 2013”, un progetto annuale di iniziative che la città ha promosso per ricordare il Maestro, nato proprio qui il 20 gennaio del 1920 e morto a Roma esattamente 20 anni fa, il 31 ottobre 1993. Fellini infatti, oltre ad essere universalmente riconosciuto come uno dei più grandi registi della storia del cinema mondiale, è stato anche un disegnatore e vignettista, ed esprimeva sulla carta quella stessa immaginazione visionaria che lo ha reso famoso nel cinema.
Rimini: dalle caricature del liceo alla Domenica del Corriere – Già da adolescente, frequentando il Liceo classico Giulio Cesare della sua città, Federico realizzava vignette e caricature di studenti e professori. Aveva una passione per il personaggio di «Little Nemo», inventato dal disegnatore americano Winsor McCay, e aveva riempito la sua camera da letto di un mondo di fantasia, in cui immaginava di ambientare le storie che avrebbe voluto vivere o vedere al cinema. Già nel 1938, prima di finire la scuola, iniziò a collaborare con alcuni giornali e riviste: la Domenica del Corriere, che pubblicò qualche sua vignetta nella rubrica Cartoline dal pubblico, ma soprattutto con il settimanale politico-satirico Il 420.
L’università a Roma e il Marc’Aurelio – Nel ’39 il giovane Federico si trasferì a Roma con la scusa di voler frequentare l’Università, desiderando in realtà di diventare giornalista, e iniziò a collaborare quasi subito con la più importante rivista satirica italiana: il quindicinale Marc’Aurelio. Qui divenne una firma di punta: disegnatore satirico, ideatore di diverse rubriche, fra cui È permesso…?, vignettista, e autore delle “Storielle di Federico“. La sua lunga carriera di cineasta è stata poi sempre accompagnata dai disegni: Fellini disegnava spesso le scene dei suoi film. Agli storyboard, sceneggiature disegnate, collaboravano spesso l’artista surrealista Roland Topor e il pittore australiano Albert Ceen.
Il Libro dei sogni al Museo di Rimini – La mostra di quest’anno espone cento tavole di formato 50x35cm dal grande Album che da un anno è in esposizione permanente al Museo della città. Qui infatti, nell’ottobre 2012, è stata inaugurata una sala riservata al Libro dei sogni, con i due album originali su cui Fellini ha appuntato e schizzato i suoi sogni dall’inizio degli anni sessanta al 1990: un diario notturno, ma anche un immenso patrimonio di figure e temi che sarebbero riemersi poi nei suoi film, lasciando sfogare la fantasia narrativa del regista. La mostra, patrocinata dalla Fondazione Apulia Film Commission, resterà aperta fino al 6 gennaio 2014 (dal martedì alla domenica, 10-13;16-19.30, lunedì chiuso, ingresso libero), con un’interruzione straordinaria dal 17 al 27 novembre.
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