Non perdetevi la mostra di Patrizio de Magistris a Galleria Vittoria
“C’è musica ovunque se sai come trovarla ..” Patrizio de Magistris riporta la musica nelle sue pitture in una mostra presso la Galleria Vittoria di via Margutta che si inaugura oggi, 17 febbraio, alle ore 18 e che si concluderà il 28 di questo mese. Nato in via Margutta, figlio di Leonardo de Magistris, uno dei maggiori promotori dell’arte e della cultura della nota via romana e tra i fondatori dell’ “Associazione dei Cento Pittori” di via Margutta, ha frequentato, sin da piccolo, gli studi e gli ambienti degli artisti che popolavano Roma negli anni ’60, ’70 e 80.
Eventi Roma: la mostra di Patrizio de Magistris a Galleria Vittoria
Ho imparato tutto da loro. afferma,”Non solo le tecniche da usare, ma, soprattutto, l’atteggiamento umile che bisogna avere sia nei confronti delle opere che si sta per produrre, sia verso il pubblico a cui sono rivolte.”
Perchè ti sei riferito proprio a questa citazione dello scrittore inglese Terry Pratchett ?
Perché è un’affermazione che illustra perfettamente quello che io cerco nel messaggio da riversare al mondo circostante attraverso le mie opere. La pittura e la musica hanno da sempre pervaso la mia vita ed io sono profondamente convinto che abbiano frequenze comunicative assolutamente compatibili, sovrapponibili e che, molto spesso, si compensano. L’arte è comunicazione di sentimenti, non di emozioni, che partono dal cuore dell’artista, dall’anima, dal cervello, dal sangue, o da chissà quale altra parte, passano attraverso un braccio e cadono su una tela bianca. Ma potrebbero attraversare un pezzo di ottone e produrre un bell’assolo di sax, o una penna a sfera e scrivere dieci versi in rima baciata. Non fa differenza. Il sentimento provato dall’artista è stato comunicato al mondo. E se un passante occasionale prova la stessa cosa, si è chiuso un magico cerchio. Non sono assolutamente geloso delle mie opere. Devono essere condivise
Dinamismo, estrema cura nel rappresentare i particolari, studio rigoroso dell’anatomia nei corpi in movimento, citazioni interessanti di artisti che ricordano vari momenti dell’arte figurativa: queste sono le tue caratteristiche. Qual è stato il tuo percorso artistico che ti ha portato a questa tua forma d’arte? Chi sono i tuoi modelli da cui trai spunto? I tuoi maestri, la tua storia.
Come ho già detto tutta la mia vita si è nutrita di arte, ho imparato a conoscere la magia del colore attraverso i pennelli sin da bambino. Mio padre, appassionandomi alla sua arte, è stato per me un esempio fondamentale e ho accumulato negli anni una vasta esperienza delle tecniche pittoriche. Le mie citazioni, i riferimenti ai grandi pittori del 900 avvengono spontaneamente mentre dipingo, fanno parte della grammatica nell’esprimere il mio linguaggio pittorico che io naturalmente ho assimilato nel tempo. Non ho modelli o maestri in particolare, ho semplicemente accumulato un ricco bagaglio esperienziale dal punto di vista artistico attraverso il quale esterno la mia esigenza di comunicare.
Movimento, suono e magia di colori puri insieme a bruni e terre nelle figure e nelle ambientazioni da te raffigurate evocano atmosfere magiche che giocano con la fantasia nel riproporre un tempo perduto, donando all’immagine una grande ricchezza espressiva. Da dove nasce questa ispirazione?
I miei quadri sono ambientati in atmosfere passate, anche se non così lontane nel tempo, ma non per fare della semplice nostalgia. Voglio riproporre situazioni che ho vissuto, ma che, secondo me, possono e devono essere riproposte e rivissute, per costruire dei ponti verso il futuro, con radici profonde nel passato. Anche sfruttando le nuove tecnologie, perché no?
Sabina Caligiani
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