Esselunga, Coop e Ikea non aumenteranno l’Iva

Esselunga, Coop e Ikea non aumenteranno l’Iva

Oggi, 1° Ottobre 2013, l’Iva passa dal 21% al 22% ma tre aziende quali l’Esselunga, la Coop e l’Ikea hanno deciso di non cambiare la propria polita commerciale

Oggi, 1° Ottobre 2013, l’Iva passa dal 21% al 22% ma tre aziende, l’Esselunga, la Coop e l’Ikea hanno deciso di non cambiare la propria polita commerciale per sostenere i tanti consumatori e le tante famiglie che negli ultimi anni a causa della crisi economica si sono imposte già troppe restrizioni.

No aumento Iva

Il no di Esselunga, Coop e Ikea. L’azienda Esselunga, che diede vita alla prima catena di supermercati in Italia, non modificherà la sua attuale politica dei prezzi riconfermando la sua costante attenzione alle esigenze dei suoi fedeli clienti. Affermando che solo il 30% dei propri prodotti sarebbe dovuto essere oggetto dell’aumento, ribadisce che non è affatto necessaria la sua applicazione così come non lo era già stata nel 2011. Anche il potere d’acquisto dei clienti Coop sarà salvaguardato. Sul sito ufficiale l’impresa comunica che “opererà per limitare gli effetti dell’aumento Iva e chiederà ai propri fornitori di collaborare al medesimo obiettivo nell’interesse delle famiglie italiane”. Quest’ultime, in particolare quelle meno abbienti, potranno ancora contare nella “spesa non spesa” garantita dall’azienda fin dalla sua fondazione. Anche Ikea si schiera dalla parte dei suoi clienti e l’amministratore delegato Lars Peterson di Ikea Italia afferma con fermezza che l’aumento dell’Iva “non avrà impatto sul prezzo dei prodotti Ikea”, infatti la nota azienda svedese si impegnerà a ricambiare “la fiducia che quotidianamente un gran numero di persone dimostrano visitando” i suoi negozi.

Effetti dell’aumento. La decisa presa di posizione delle tre grandi aziende di produzione è la reazione immediata  agli effetti prevedibili dell’impatto di 350 euro, calcolato dal Codacons,  che a partire da Ottobre di quest’anno, colpirà annualmente le famiglie italiane. A conferma di ciò, Carlo Rienzi, presidente Codacons, afferma che “l’incremento dell’Iva produrrà una vera e propria ecatombe nel settore del commercio, con ricadute enormi sul fronte occupazionale ed economico del nostro Paese”. L’unica possibilità di ripresa dagli effetti negativi della tassazione indiretta, tra le più alte dei Paesi dell’Unione Europea, sarà l’azione immediata del Governo e del Parlamento, auspicata già dall’azienda Coop nel suo comunicato, che dovrà consistere in “rapidi interventi correttivi per il riassorbimento di questo aumento della tassazione indiretta”.

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