Esplosione maratona di Boston, continuano le indagini

Esplosione maratona di Boston, continuano le indagini

Le indagini sull'attentato a Boston continuano. L'esplosivo si trovava in due pentole a pressione da cucina sistemate in due borsoni da viaggio. Obama sarà a Boston giovedì prossimo, mentre è stata identificata la terza vittima: una studentessa dell'università. Nessuna pista certa sul movente e la dinamica che ha portato alle due esplosioni.

Continuano le investigazioni di FBI, CIA e National Counterterrorism Center per far luce sull’esplosione alla maratona di Boston che lunedì scorso ha sconvolto mondo intero. Le due bombe esplose erano costituite da due pentole a pressione da cucina, ciascuna con una capacità di sei litri, riempite con esplosivo a basso costo, pezzi di metallo e chiodi. Le due bombe, inoltre, erano contenute in due borsoni da viaggio neri, che sono stati posizionati sui marciapiedi intorno al tragitto della maratona, Boylson Street. La prima bomba è esplosa all’altezza del traguardo, dove si trovavano, poche ore prima, le autorità, mentre la seconda bomba è esplosa a 70 metri di distanza.

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Esplosione maratona Boston, ordigni – Stando a quanto affermano gli inquirenti, le due bombe sono state costruite con il preciso obiettivo di mutilare le persone che si trovavano nel raggio di esplosione. Fatto, questo, confermato anche dai medici degli ospedali di Boston, che affermano di aver rimosso dai feriti numerosi frammenti di oggetti, più di quanto accade in genere davanti a ferite di ordigno esplosivo. Sia l’assenza di una rivendicazione dell’accaduto sia la tecnica dell’attentato, non permettono ad FBI, CIA e NCC di seguire una precisa pista per le indagini. L’FBI ha fatto sapere che tratterà il caso come un atto di terrorismo, mentre la polizia di Boston fa sapere che, al momento, non ci sono persone sospette in stato di fermo. Una indagine a lungo raggio, quindi, dalla quale emergono dettagli passibili di qualsiasi interpretazione, per questo motivo non è molto facile anche distinguere i rumors dalle notizie attendibili.

Vittime Esplosione maratona Boston – Intanto è stata identificata la terza vittima dell’attentato: si tratta della studentessa della Boston University della quale l’università non ha pubblicato le generalità, rispettando la scelta della famiglia. Le altre vittime sono Martin Richard, un bambino di otto anni che stava aspettando il padre all’arrivo della maratona con la madre e la sorella, e la ventinovenne Krystle Campbell. Sono 176 i feriti, di cui 17 in gravi condizioni. Obama si recherà a Boston domani, per prendere parte ai funerali delle vittime.

Augusto D’Amante

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