Enrico Letta parla delle donne: “Non siamo ancora un paese delle pari opportunità”

L’Italia, come ha ben detto il neo eletto Presidente del Consiglio, Enrico Letta, durante il suo discorso al Parlamento, è ben lungi dalla parità tra uomo e donna

È appena un sussurro ma si sente aria di cambiamento. Finalmente la politica si preoccupa delle donne sempre meno nominate, come un problema in meno da risolvere. Ma il problema c’è ed è pure molto evidente. La violenza sulle donne è solo la punta dell’iceberg, la conseguenza di un mondo costituito da una cultura maschilista che ha permeato per secoli e influenzato non solo gli uomini ma anche e soprattutto le donne che subiscono troppo spesso in silenzio per paura e per la pace.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

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Enrico Letta e il discorso sulle pari opportunità – Per scardinare questa catena di sofferenza e violenza ci vuole l’insediarsi di una nuova cultura dove la donna sia valorizzata e non tenuta ai margini della società. L’Italia, come ha ben detto il neo eletto Presidente del Consiglio, Enrico Letta, durante il suo discorso al Parlamento, è ben lungi dalla parità tra uomo e donna: “Anche sull’occupazione femminile occorre fare molto di più. La maggiore presenza delle donne nella vita economica, sociale e politica dà già straordinari contributi alla crescita del paese, ma siamo lontani dagli obiettivi europei. Non siamo ancora un paese delle pari opportunità. La carenza di servizi scarica sulle donne compiti insostenibili, aggravati in alcuni casi da una crescita insopportabile delle violenze contro le donne”.

Società matriarcali, popoli dell’amore – Siamo ancora lontani, molto lontani, troppo lontani. Solo in apparenza le donne si sono emancipate. E i passi avanti sono troppo piccoli per chiamarli tali. Bisogna scendere più a fondo e dare alla donna lo spazio che merita in ogni ambito della vita sociale. E le donne prima di tutto devono imparare ad apprezzare se stesse, a prendersi quel posto riservato a loro senza paura e indugi. Perché il contributo che può dare una donna in questa società piena di conflitti creata dagli uomini non ha eguali. La caratteristica della donna è quella della pace, la donna sa come costruirla. Basti pensare che le civiltà matriarcali, di cui ci hanno nascosto la storia, erano considerati “popoli dell’amore”, governati appunti dalle donne, dove tra i due sessi c’era cooperazione e non sottomissione. Dove si collaborava armoniosamente, dove venivano utilizzati la musica, le arti pittografiche, la navigazione e il commercio. Dove si adorava la Dea Madre. Dove le donne erano regine di pace. Comunità distrutte dalle civiltà cosiddette patriarcali che dominarono il mondo e lo portarono a come lo vediamo oggi. Perché si, diciamo la verità, la violenza e il potere è prevalentemente maschile, non che non ci sia una minoranza femminile, ma è un numero che non fa testo. Per questo è importante che le donne prendano il loro posto nella società ed è importante che gli uomini facciano loro  spazio affinché ciò avvenga. E la politica per prima deve dare l’esempio.

Photo credit: Roberto Monaldo / LaPresse

Federica Scorpo

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