I "no" dei genitori sono molto importanti nell'educazione del bambino, soprattutto per farlo crescere al meglio. Scopriamo insieme qualche consiglio utile.
L’importanza dei “no” nella crescita – Nell’ambito dell’educazione del bambino è sempre molto importante che i genitori facciano rispettare alcune regole e soprattutto alcuni “no“, che diventano parte integrante della vita in casa. Quando mamme e papà si ritrovano spiazzati davanti a capricci, urla, pianti e richieste assurde, tendono a volte a concedere al bambino quello che vuole, come se fosse l’unico modo per gestire la situazione. In realtà in quei momenti devono subentrare anche alcuni “no“, molto utili per la sua crescita.
I “no” per l’educazione del bambino – Scopriamo insieme i “no“ essenziali, consigliati da NostroFiglio.it, per l’educazione del bambino, in modo che possa crescere al meglio e in modo autonomo.
1 – Non bisogna farlo dormire sempre in braccio: i bambini non vanno presi in braccio al primo pianto, ma bisogna far capire loro che la culla o il lettino sono luoghi sicuri e comodi. La mamma può stare vicina al suo piccolo fino a che si addormenta. Coccole, peluche e ninna nanna possono aiutare nell’impresa.
2 – Il bambino non ha sempre fame: la mamma tende a pensare che ogni volta che un bimbo piange vuole mangiare, ma così si insegna che il cibo è fonte di conforto e il bimbo lo chiederà più del dovuto.
3 – Non bisogna agitarsi quando piange: bisogna trasmettere calma e tranquillità al bambino che piange, senza trovare per forza qualche attività che lo faccia distrarre, in modo che possa comprendere da dove arriva il suo malessere.
4 – Lo svezzamento non è una separazione dalla mamma: la mamma deve affrontare lo svezzamento con entusiasmo e serenità, in modo che il piccolo prenda bene la novità e non arrivi ai punti di rifiutare il cibo.
5 – Non bisogna arrabbiarsi per un capriccio: se i genitori non dicono “no” ai figli per paura della loro rabbia non gli insegnano a controllare e gestire l’aggressività e le emozioni negative, portandolo a a non sapere come comportarsi di fronte alle difficoltà. La mamma deve dimostrare di capire il suo bambino, ma mantenere il “no” come risposta, senza cedere alla concessione di tutto per timore che possa arrabbiarsi.
6 – No al panico da separazione: la mamma non deve agitarsi ogni volta che si separa dal bambino, ma deve fargli capire che lo lascia al sicuro, sia che sia con i nonni, con la babysitter oppure all’asilo.
7 – Non deve dormire tutte le notti nel lettone: se il bambino passa tutte le notti con i genitori, avrà difficoltà a diventare autonomo e non imparerà ad affrontare da solo le sue paure e vincerle. La mamma deve studiare delle strategie insieme al figlio, per risolvere il problema, come la presenza di un giocattolo nel letto, una coperta preferita o una lampada accesa.
8 – Il bambino schizzinoso non va assecondato: il momento della pappa dev’essere un momento bello, non una battaglia o uno scontro tra genitori e bambini.
9 – Non deve ottenere tutto subito: il bambino non deve ottenere immediatamente tutto ciò che vuole, ma deve capire che l’attesa non è una tragedia. Aspettare può avere conseguenze positive.
10 – Non deve essere maleducato: una madre non deve accettare comportamenti maleducati o irrispettosi del proprio bambino. Deve insegnare ai suoi figli a comportarsi bene in compagnia, senza mancare di rispetto a nessuno, in modo che non corrano il rischio di rimanere da soli.
Avere dei limiti aiuta a crescere – Questi “no“ sono essenziali nell’educazione del bambino che, sicuramente, avrà qualche difficoltà ad accettare di avere dei limiti e di non poter fare o ottenere tutto. Ma i limiti sono molto importanti per crescere in modo autonomo, per sentirsi al sicuro in famiglia e per ottenere grandi successi.
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