Fino al prossimo 13 ottobre, il Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova ospita la mostra Ebraicità al femminile, promossa dal Comune di Padova
Fino al prossimo 13 ottobre, il Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova ospita la mostra Ebraicità al femminile, promossa dal Comune di Padova insieme alla Comunità Ebraica della città.
L’allestimento presenta otto importanti artiste ebree del Novecento, fra cui spiccano Antonietta Raphaël, pittrice e scultrice nata in Lituania e naturalizzata italiana, e Adriana Pincherle. La mostra, quindi, ha una doppia valenza: da un lato traccia una storia dell’arte italiana femminile e in particolare ebraica; dall’altro, come ha spiegato l’Assessore alla Cultura di Padova Andrea Colasio, “offre lo spunto per riflettere sull’identità di genere, sullo spazio e ruolo della donna nella tradizione ebraica”.
Partendo da una condizione di svantaggio sociale, queste artiste ne hanno fatto una ragione di affermazione e di indipendenza usando la propria creatività e contribuendo ad arricchire la vita culturale del nostro paese.
La mostra restituisce voce, e soprattutto immagini, a figure non abbastanza conosciute del panorama artistico contemporaneo, a differenza di colleghi uomini della stessa epoca come Modigliani, Cavaglieri o Cagli. Marina Bakos, curatrice dell’esposizione insieme a Virginia Baradel, spiega: “La risonanza della voce femminile, nella prima metà del Novecento, è in generale molto limitata, e ciò vale ancor più per le donne ebree”.
Eppure, queste artiste sono riuscite a lasciare il segno sulla scena culturale e artistica: Margherita Sarfatti, ad esempio, leggeva i classici romantici nelle lingue originali (Goethe in tedesco, Ruskin in inglese e Stendhal in francese); agli inizi del ‘900 era già un apprezzata giornalista d’arte, e dato il suo ruolo cruciale nella cultura ebraica del primo Novecento italiano sarebbe stata malvista anche dagli apparati politici del regime fascista.
Anche il percorso artistico di Antonietta Raphaël, fondatrice della Scuola romana di via Cavour, è stato contrassegnato dai valori del plurilinguismo e del multiculturalismo, mentre a Venezia hanno operato artiste come Alis Levi e Gabriella Oreffice.
Come tutti gli artisti ebrei del Novecento, appartenevano alle classi sociali medio-alte. La loro arte era fatta di contraddizioni: a tratti più latina e mediterranea, a tratti più vicina alle avanguardie europee, sempre in bilico fra temi pubblici e privati, identità religiosa e nazionale.
Il nucleo principale della mostra è costituito da una ventina di opere di Antonietta Raphaëll: intorno a questa piccola esposizione monografica, le altre sette artiste sono presenti con una decina di opere ciascuna.
Padova, Centro Culturale Altinate San Gaetano
Dal 31 agosto al 13 ottobre 2013
Info: ingresso libero
Orario: 10-13 / 15-19
chiuso il lunedì
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