Ebola: l’Ordine degli Psicologi del Lazio si prepara a gestire la psicosi

Ebola: l’Ordine degli Psicologi del Lazio si prepara a gestire la psicosi

Ebola: la psicosi dilaga e gli psicologi prendono in mano la situazione

È psicosi. I recenti fatti di cronaca confermano che la “questione ebola” sta assumendo toni morbosi che conducono ad una fobia e ad una psicosi generale difficile da gestire se non si interviene in maniera tempestiva ed efficace. Gli psicologi sono pronti a gestire la situazione in maniera ottimale e funzionale. A tal proposito si esprime il presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, il dottor Nicola Piccinini, che in una nota dichiara: “Occorrerebbe informare e debellare i pregiudizi. Come Ordine degli Psicologi del Lazio, siamo pronti a fornire a Governo, Regione Lazio e Comune di Roma le professionalità e le competenze necessarie a gestire gli aspetti di ‘panico collettivo’ che questa emergenza sta facendo registrare”.

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La dottoressa Rita Di Iorio, psicologa e coordinatrice del gruppo di lavoro Psicologia delle emergenze dell’Ordine del Lazio, rifacendosi all’episodio della bambina italo africana non accettata a scuola, sottolinea che la reale emergenza è data prima ancora che dalla possibilità del contagio reale, dalla paura del contagio. Per contrastare l’allarme e la fobia dilagante occorre studiare un piano informativo semplice e lineare che possa mettere a conoscenza i cittadini sulle reali possibilità e condizioni di contagio del virus riducendo falsi allarmi ed eccessivi allarmismi. Conoscere il proprio nemico è la migliore arma per combatterlo, non conoscerlo induce solo a distruggerlo in maniera del tutto inadeguata ed inefficace, oltre che inutile.

Gli psicologi sono pronti a fare la loro parte per contrastare il panico collettivo che si sta diffondendo, nonostante le recenti notizie di guarigioni dal virus dovrebbero tranquillizzare e ridurre la paura. La dottoressa Rita Di Iorio conclude sottolineando alcune necessità: “I cittadini hanno diritto ad essere informati sui rischi per migliorarne la conoscenza e imparare a gestirli, senza però essere né ossessivamente allarmati né tenuti all’oscuro di quanto accade nei Paesi già coinvolti”. Giusta informazione e trasparenza sulle modalità di contagio del virus dell’ebola sembrano essere gli ingredienti chiave per evitare il panico e gestire la psicosi dilagante.

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